I 30 anni del Centro Spaziale di Matera

Trent’anni fa veniva inaugurato il Centro di Geodesia Spaziale di Matera: è una delle principali strutture di ricerca e trasferimento tecnologico in Italia, si estende su una superficie di 55.000 metri quadrati, con 8 antenne operative e circa 105 addetti.
Il Centro è dedicato principalmente alla geodesia spaziale e al telerilevamento, ma negli anni ha ospitato anche altre linee di attività, come la robotica spaziale e le missioni interplanetarie.
La struttura dell’Agenzia Spaziale Italiana venne inaugurata nel 1983 grazie all’impegno congiunto del Piano Spaziale Nazionale del CNR, della Regione Basilicata e della NASA: il CGS è stato gestito operativamente fino al 2009 da Telespazio e in seguito da e-GEOS.
Il Centro si colloca in un contesto di collaborazione internazionale: è una delle stazioni più importanti del Global Geodetic Observing System (GGOS) e dalla sua nascita fornisce alla comunità scientifica internazionale dati e risultati scientifici di altissima precisione. Nel 2004, ad esempio, il CGS mise in evidenza un piccolo ma significativo spostamento dell’asse terrestre in concomitanza con il terremoto di Sumatra.
Il Centro spaziale di e-GEOS gestisce invece l’acquisizione, l’elaborazione e l’archiviazione dei dati telerilevati dai principali satelliti di osservazione della Terra, la produzione e distribuzione di immagini e prodotti, lo sviluppo di applicazioni e servizi per il monitoraggio ambientale. Il Centro riceve i dati del segmento civile del sistema satellitare italiano COSMO-SkyMed ed è una delle stazioni del Core Ground Segment di Copernicus, il programma di osservazione della Terra europeo, di cui riceverà i dati radar e ottici dei satelliti Sentinel 1A e 2A.
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