Nuova mappa della calotta polare di Marte rivela informazioni sull’evoluzione climatica

Uno studio italiano coordinato dal Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale della Sapienza ha confrontato i dati geofisici acquisiti da differenti missioni spaziali per determinare la quantità di acqua ancora presente sul pianeta rosso. Il lavoro, pubblicato su Icarus, getta nuova luce sull’evoluzione del clima marziano e dei pianeti terrestri
Lo studio accurato delle calotte polari di Marte rappresenta uno degli obiettivi fondamentali delle missioni spaziali che esplorano il pianeta rosso in quanto conservano informazioni cruciali sull'evoluzione del clima marziano. Sebbene la presenza di acqua sulla superficie in ere geologiche passate sia stata dimostrata attraverso vari dati, i processi che hanno portato alla perdita di acqua dalla superficie e dall'atmosfera sono ancora poco conosciuti. La misurazione accurata della concentrazione dei tre principali elementi nelle calotte polari - polvere, ghiaccio secco e ghiaccio d’acqua - è quindi un risultato fondamentale per determinare la quantità di acqua ancora presente sul pianeta rosso.
Effetto esca. Anche nei cebi influenza le decisioni

Pubblicato su Animal Cognition un nuovo studio che dimostra come le scelte dei cebi dai cornetti, piccole scimmie sudamericane, siano influenzate da opzioni irrilevanti, evidenziando analogie con il comportamento decisionale umano. La ricerca è a firma Cnr-Istc e Scuola Imt Lucca.
Uno studio condotto da ricercatori dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc) di Roma e della Scuola IMT Alti Studi Lucca, pubblicato su Animal Cognition, ha fornito per la prima volta una visione approfondita dei meccanismi decisionali alla base dell’effetto ‘esca’ nei cebi dai cornetti, piccole scimmie che vivono in Sudamerica, evidenziando parallelismi con il processo decisionale umano.
Una nuova arma per contrastare il tumore del colon-retto

I risultati di uno studio coordinato dall’Istituto di tecnologie biomediche del Cnr hanno dimostrato che è possibile ridurre la massa del carcinoma colon-rettale agendo su un complesso proteico noto come coesina. I dati ottenuti potrebbero favorire lo sviluppo di nuove cure antitumorali. I risultati, pubblicati sul Journal of Experimental & Clinical Cancer Research, sono stati possibili grazie al sostegno di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.
Un gruppo di ricerca coordinato dall’Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Itb) di Pisa ha dimostrato che è possibile diminuire la massa tumorale in topi con carcinoma colon-rettale a partire dall’inibizione del gene SMC1A, il cui prodotto proteico fa parte di un complesso proteico noto come coesina. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Experimental & Clinical Cancer Research, è stato condotto finora con animali di laboratorio ed è stato sostenuto dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.
UPV/EHU researchers discover a new species of carnivorous dinosaur in La Rioja

Skeletal reconstruction of Riojavenatrix lacustris holotype recovered at Virgen del Villar-1 site (La Rioja, Spain). The preserved material is coloured in fuchsia. Courtesy of Scott Hartman.
The work reveals a new species of spinosaurid, the 'Riojavenatrix lacustris', which lived 120 million years ago.
The first dinosaur to be described in La Rioja is a spinosaurid about 7-8 metres long with an estimated body mass of 1.5 tonnes. It is bipedal, it had mainly piscivorous habits, although, as a good predator, it would also have been capable of chasing and feeding on terrestrial prey. The study into the Riojavenatrix, which lived 120 million years ago, has been published in the prestigious British journal Zoological Journal of the Linnean Society. This study is part of the PhD thesis of Erik Isasmendi, a pre-PhD researcher at the University of the Basque Country (UPV/EHU).
Nuova mappa della calotta polare di Marte rivela informazioni sull’evoluzione climatica

Uno studio italiano coordinato dal Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale della Sapienza ha confrontato i dati geofisici acquisiti da differenti missioni spaziali per determinare la quantità di acqua ancora presente sul pianeta rosso. Il lavoro, pubblicato su Icarus, getta nuova luce sull’evoluzione del clima marziano e dei pianeti terrestri
Lo studio accurato delle calotte polari di Marte rappresenta uno degli obiettivi fondamentali delle missioni spaziali che esplorano il pianeta rosso in quanto conservano informazioni cruciali sull'evoluzione del clima marziano. Sebbene la presenza di acqua sulla superficie in ere geologiche passate sia stata dimostrata attraverso vari dati, i processi che hanno portato alla perdita di acqua dalla superficie e dall'atmosfera sono ancora poco conosciuti. La misurazione accurata della concentrazione dei tre principali elementi nelle calotte polari - polvere, ghiaccio secco e ghiaccio d’acqua - è quindi un risultato fondamentale per determinare la quantità di acqua ancora presente sul pianeta rosso.
Nuove finestre fotovoltaiche “smart” per la green energy e le comunicazioni ottiche del futuro

La sostenibilità energetica e l'interconnessione sono i due pilastri principali su cui si baseranno le smart cities del futuro, con dispositivi energetici intelligenti e connessi, completamente integrati negli edifici, capaci di soddisfare rigorose normative e di avere un impatto energetico minimo. In quest’ambito, nel lavoro pubblicato sulla rivista Advanced Energy Materials, il team composto da ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca e di Cnr-Ino, in collaborazione Glass to Power SpA e LENS, ha realizzato e studiato il primo esempio di finestra fotovoltaica dotata anche della capacità di scambiare dati attraverso la luce mediante la tecnologia VLC (Visible Light Communication).
La nanomedicina apre la strada a nuovi trattamenti per la lesione al midollo spinale

In uno studio pubblicato su Advanced Materials, i ricercatori Pietro Veglianese, insieme a Valeria Veneruso ed Emilia Petillo dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS in collaborazione con Filippo Rossi del Politecnico di Milano hanno dimostrato che un innovativo nanovettore (nanogel), da loro sviluppato, è in grado di somministrare farmaci antinfiammatori in modo mirato nelle cellule gliali coinvolte attivamente nell’evoluzione della lesione al midollo spinale, una condizione che porta a paraplegia o tetraplegia.
I trattamenti oggi disponibili per modulare la risposta infiammatoria mediata dalla componente che controlla l'ambiente interno del cervello, dopo il trauma acuto del midollo spinale, hanno mostrato limitate capacità di efficacia. Questo anche dovuto alla mancanza di un approccio terapeutico in grado di agire selettivamente su cellule microgliali e astrocitarie.
Medicina di genere: nuove informazioni sul "ruolo" del cromosoma Y

Raffigurazione dei cromosomi di due cellule, a sinistra una cromosoma Y, a destra senza
Un gruppo di ricerca dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr ha sviluppato in laboratorio una linea cellulare maschile umana privata del cromosoma Y tramite metodi di gene editing: obiettivo dello studio, pubblicato su Cell & Bioscience, era studiare l’effetto del cromosoma maschile sull’espressione genica e nella risposta al danno al Dna, con implicazioni importanti per i tumori
Un progetto coordinato dall’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia (Cnr-Igm) ha aggiunto un nuovo tassello al settore della “medicina di genere”, ambito scientifico che studia come le differenze biologiche possano influenzare l’insorgere di alcune malattie e la relativa risposta terapeutica.
Immunology: good sleep stimulates the immune system

Researchers at LMU Munich have shown that sleep enhances the migratory potential of T cells toward lymph nodes.
Sleep is healthy – this popular knowledge is backed by science. Previous research had already shown that in people who slept after a vaccination, the immune response was twice as strong on average as in people who did not sleep during the night after the vaccination. However, the cell biological reasons for this had been little investigated before now.
A team led by Professor Luciana Besedovsky from the Institute of Medical Psychology has now demonstrated that sleep promotes the potential of immune cells – so-called T cells – to migrate toward lymph nodes. The researchers have reported their findings in the journal Brain, Behavior, and Immunity.
Da uno studio del VIMM, dell'Università di Padova e di Ior una significativa scoperta per la cura del cancro alla prostata

I dati che indicano la strada per un nuovo approccio terapeutico per il cancro prostatico sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Cancer Cell da un gruppo di ricercatori del VIMM, dell’Università di Padova e dell’Istituto Oncologico di Ricerca di Bellinzona presso l’Università della Svizzera italiana
Il cancro alla prostata è il secondo tumore più comune tra gli uomini. Approcci come la prostatectomia radicale, la chemioterapia, la radioterapia e la terapia ormonale sono spesso efficaci inizialmente, ma in seguito possono insorgere resistenze alle cure. Nonostante molte ricerche siano in corso sul cancro alla prostata, i meccanismi sottostanti la resistenza alla terapia sono tutt’ora poco compresi.
Medicina
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