Tre volte il diametro del loro corpo, a questa profondità nuotano gli animali marini per ridurre al minimo il dispendio energetico nei lunghi spostamenti
L’Università di Pisa partner dello studio pubblicato sulla rivista PNAS
Per ridurre al minimo il dispendio energetico duranti i lunghi spostamenti, gli animali marini non nuotano in superficie, ma a una profondità che corrisponde a circa tre volte il diametro del loro corpo. La scoperta di questo stratagemma che accomuna uccelli, mammiferi e rettili arriva da uno studio coordinato dalle università di Swansea in Gran Bretagna e Deakin in Australia pubblicato sulla rivista PNAS - Proceedings of the National Academy of Sciences USA, al quale hanno partecipato i professori Paolo Luschi e Paolo Casale del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
DEFIBRILLATORI E MANOVRE SALVAVITA
Progetto Diamo una scossa al cuore
In un video tutte le istruzioni per il primo soccorso. Ogni anno, in Italia, 60.000 persone muoiono per arresto cardiaco. Tra queste, più di mille sono giovani sotto i 35 anni: vite spezzate da un evento aritmico fatale e improvviso, spesso durante una gara sportiva, una serata tra amici o persino sui banchi di scuola. Nella maggior parte dei casi, gli arresti cardiaci si verificano in ambiente
domestico, spesso in presenza di altre persone. I soggetti più a rischio sono coloro che presentano una storia familiare di patologie cardiache o hanno avuto un pregresso infarto del miocardio. Tuttavia, in molti casi, le aritmie fatali rappresentano la prima manifestazione di una patologia cardiaca in soggetti apparentemente sani.