Febbraio 2025


Un gruppo di ricerca coordinato dal Cnr, in collaborazione con l’Università di Pavia e lo European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble, ha sviluppato un catalizzatore a base di nichel e indio che consente di produrre idrogeno verde dalla biomassa a basso costo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Applied Catalysis B: Environment and Energy..


Un gruppo di ricerca coordinato dall’Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta” del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (Cnr- Scitec) ha sviluppato un catalizzatore a base di nichel e indio in grado di convertire composti derivati dalla biomassa in idrogeno verde con una stabilità finora ottenibile solo con catalizzatori a base di metalli nobili, molto stabili ma dal costo elevato. Questo risultato rappresenta un passo avanti significativo verso la produzione di idrogeno sostenibile, riducendo la dipendenza da materiali rari e costosi. Allo studio hanno partecipato anche altri due Istituti di ricerca del Cnr - l’Istituto di chimica dei composti organometallici (Cnr-Iccom) e l’Istituto per i processi chimico-fisici (Cnr-Ipcf), entrambi con sede a Pisa, l’Università di Pavia e lo European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble, in Francia. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Applied Catalysis B: Environment and Energy.

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Prende il via al Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino un ambizioso progetto per la ricostruzione sistematica del pensiero del filosofo stoico Crisippo di Soli (III secolo a.C.), figura chiave nello sviluppo della logica, della fisica e dell’etica nella nostra tradizione filosofica. L’iniziativa, sostenuta con due milioni di euro dalla Commissione Europea attraverso l’ERC-Consolidator Grant APATHES, vedrà una collaborazione internazionale tra studiosi e istituzioni di prestigio.

 Una task force interdisciplinare, guidata dalla cattedra di Papirologia del Prof. Christian Vassallo, coinvolgerà l’Universität Wien, la Transylvania University (KY, USA) e l’Université Laval (Québec, Canada). L’obiettivo principale sarà la realizzazione della prima edizione moderna del trattato Sulla Provvidenza di Crisippo, un'opera in almeno cinque libri, di cui conserviamo quasi esclusivamente testimonianze indirette. Due Papiri di Ercolano — il PHerc. 1421 e il PHerc. 1038, che trasmettono rispettivamente i libri I e II del trattato — rappresentano gli unici manoscritti a noi pervenuti e sono conservati attualmente nell’Officina dei Papiri della Biblioteca Nazionale di Napoli ‘Vittorio Emanuele III’.

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Mercoledì, 19 Febbraio 2025 13:52

Cop 16: il flash mob del WWF


In occasione della COP 16 sulla Convenzione Biodiversità, il 21 febbraio a Roma una manifestazione indetta dal WWF


“Chi salva la natura salva sè stesso”
FLASH MOB: Appuntamento a Roma in Via san Nicola de’ Cesarini (Largo di Torre Argentina) venerdì 21 febbraio alle 16.00

Un flash-mob animato e creativo per chiedere alle istituzioni e ai media di non perdere di vista i colori della biodiversità in un momento cruciale.

Dal 25 al 27 febbraio, Roma (presso la sede FAO) ospiterà le sessioni supplementari della COP16 della Convenzione sulla Diversità Biologica. La COP16 ha come obiettivo centrale il rafforzamento dell’implementazione del Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming Montreal (KMGBF), l’agenda globale dell’ONU che definisce 23 target per fermare e invertire la perdita di natura entro il 2030.  Un evento importante su un tema che ci riguarda tutti perché la tutela della biodiversità ci garantisce aria pulita, acqua pulita e cibo sicuro. Purtroppo, finora, è mancata l’attenzione mediatica e istituzionale dovuta.

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Un team dell’Istituto nanoscienze del Cnr, in collaborazione con le Università di Pisa, del Wisconsin-Madison e la Scuola Normale Superiore, ha ideato dispositivi piezoelettrici flessibili, biodegradabili e ad alte prestazioni, basati su nanocristalli di cellulosa e metalli degradabili, che offrono nuove soluzioni per il monitoraggio cardiaco, la somministrazione di farmaci e la medicina rigenerativa. Lo studio è pubblicato sulla rivista Science Advances.

Un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Nano) ha sviluppato una tecnologia innovativa che combina nanomateriali di origine naturale e strati di metalli degradabili per realizzare dispositivi avanzati destinati al settore biomedicale. Lo studio, svolto con le Università di Pisa, del Wisconsin-Madison (Stati Uniti) e con la Scuola Normale Superiore, è pubblicato sulla rivista Science Advances.

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Scoperto il loro legame da un team dell’Università di Padova e VIMM
Il diabete di tipo 2 è una delle principali emergenze sanitarie globali, con oltre mezzo miliardo di persone affette in tutto il mondo e circa 4 milioni in Italia. L'obesità è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del diabete e di altre patologie metaboliche, come la steatosi epatica, una condizione caratterizzata dall'accumulo di grasso nel fegato che può evolvere in malattie più gravi come la cirrosi e il carcinoma del fegato.

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Pubblicato su Nature Medicine uno studio che dimostra sicurezza ed efficacia dell’uso delle cellule CAR-T da donatore in pazienti che non hanno risposto alle terapie.
Un’ulteriore nuova speranza di cura per i bambini affetti da forme di neuroblastoma refrattarie ai trattamenti o recidivanti grazie all’uso di cellule CAR-T derivate da donatori (allogeniche). Il neuroblastoma è il tumore solido extracranico più frequente dell’età pediatrica e rappresenta una sfida significativa per l’oncologia. Cinque bambini che non avevano risposto alle terapie a cui erano stati precedentemente sottoposti, sono stati trattati con cellule CAR-T allogeniche. Di questi, 3 hanno raggiunto la remissione completa dalla malattia e 1 ha mostrato miglioramenti significativi.


Ne dà notizia l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in vista della giornata mondiale contro il cancro infantile del 15 febbraio. «Questo studio è un ulteriore passo avanti nella lotta contro il neuroblastoma», commenta il professor Franco Locatelli, responsabile del Centro studi clinici oncoematologici e terapie cellulari del Bambino Gesù. «I risultati ottenuti confermano il nostro impegno nel perseguire soluzioni terapeutiche sempre più innovative e mirate alle necessità specifiche di ciascun bambino, in linea con i principi della medicina personalizzata» aggiunge il Presidente dell’Ospedale, Tiziano Onesti. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature Medicine. 

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Uno straordinario evento, compatibile con un neutrino dell’energia stimata di circa 220 PeV (220 x 1015 elettronvolt o 220 milioni di miliardi di elettronvolt), è stato rivelato il 13 febbraio 2023 dal rivelatore ARCA del telescopio sottomarino per neutrini KM3NeT.
Questo evento, denominato KM3-230213A, è il neutrino più energetico mai osservato e fornisce la prima prova che nell’universo vengono prodotti neutrini di energie così elevate.

Dopo un lungo e accurato lavoro di analisi e interpretazione dei dati sperimentali, oggi, 12 febbraio 2025, la Collaborazione scientifica internazionale KM3NeT riporta i dettagli di questa fantastica scoperta in un articolo pubblicato su Nature, e nel corso di un evento trasmesso in diretta dalle sedi dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, tra i fondatori e principali contributori del progetto, a Roma, del CNRS Centre National de la Recherche Scientifique a Parigi e di Nikhef National Institute for Subatomic Physics ad Amsterdam.

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L’analisi di questi straordinari e affascinanti contributi è contenuta nel recente report del WWF “I TECNICI DELLA NATURA


Il 12 Febbraio si celebra il Darwin Day in onore del padre dell’evoluzionismo e il WWF coglie l’occasione per segnalare che il nostro cammino evolutivo è ormai arrivato ad un bivio: possiamo scegliere di continuare ad aggravare la crisi di biodiversità, causata dalle nostre attività e minare la nostra sopravvivenza, oppure di intraprendere con consapevolezza un cammino ‘evolutivo’ diverso, proteggendo gli ecosistemi e i loro servizi gratuiti come aria e acque pulite, suoli fertili, cibo, sicurezza climatica.

Dal plancton alle linci, dalle api alle balene, le specie di animali selvatiche mantengono il nostro mondo con azioni quotidiane in cui modellano gli ecosistemi e li mantengono in salute. L’analisi di questi straordinari e affascinanti contributi è contenuta nel recente report del WWF “I TECNICI DELLA NATURA” in cui si elencano i ruoli vitali che le popolazioni selvatiche sane svolgono in una serie di servizi cruciali per la nostra esistenza, dalla dispersione dei semi, all’impollinazione, al controllo dei parassiti, alla manutenzione del suolo, al ciclo dei nutrienti e alla mitigazione delle inondazioni, mostrando come essi siano gli elementi costitutivi essenziali di ecosistemi funzionali che sono parte integrante del benessere delle società umane.

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Uno studio internazionale a cui ha partecipato il Cnr-Ispaam ha dimostrato che un batterio normalmente presente nell’intestino, Intestinimonas butyriciproducens, potrebbe essere utilizzato per sviluppare nuove terapie per la prevenzione e la cura di alcune malattie metaboliche nell’uomo. La ricerca è pubblicata sulla rivista Microbiome.

Tra le centinaia di specie di batteri diverse presenti nell’intestino, Intestinimonas butyriciproducens svolge un ruolo chiave nel migliorare la salute metabolica. Secondo uno studio internazionale a cui ha partecipato l’Istituto per il sistema produzione animale in ambiente mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche di Portici, in provincia di Napoli (Cnr-Ispaam), tale batterio - già noto per la sua capacità di produrre acido butirrico, un acido grasso a catena corta con importanti benefici per la salute intestinale - è in grado di trasformare in butirrato anche un composto alimentare specifico ampiamente presente nella dieta umana, la Nε-fruttosil-lisina. Lo studio, coordinato dall’Amsterdam University Medical Center e dalla Wageningen University (Paesi Bassi), è stato pubblicato sulla rivista Microbiome.

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Una ricerca coordinata dal Cnr-Istc ha utilizzato, per la prima volta, un algoritmo di machine learning per analizzare l’esito di test neuropsicologici, neurofisiologici e genetici volti a predire l’insorgenza delle due patologie tenendo conto del sesso. Lo studio si pone come base per implementare nella pratica clinica approcci diagnostici specifici basati sul genere. I risultati sono pubblicati in due distinti articoli del Journal of the Neurological Sciences.

Che ruolo ha il sesso nello sviluppo di patologie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson? Alla domanda prova a rispondere uno studio coordinato dall’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Istc), che per la prima volta ha utilizzato lo strumento dell’Intelligenza Artificiale (IA) per individuare i fattori più importanti per la diagnosi precoce, differenziando uomini e donne. In particolare, sono stati sottoposti a un algoritmo di AI l’esito di una serie di test neuropsicologici, dati neurofisiologici e genetici condotti su un campione misto - composto da uomini e donne sia sani/e che malati/e, con l’obiettivo di identificare e differenziare in base al sesso i principali fattori predittivi associati all’insorgenza delle due malattie.

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