Dolore renale cronico, un disturbo raro ma molto invalidante che colpisce soprattutto le donne. Fatta luce sulla sua origine grazie a ricerca condotta presso il Gemelli di Roma

Policlinico A. Gemelli 12 Mar 2018

 

Prof. Giovanni Gambaro 



Pubblicato sul Journal of Nephrology, lo studio reso noto in occasione della “Giornata Mondiale per la salute del Rene”, quest’anno dedicata alla donna. Potrebbe portare a miglioramenti della qualità di vita e a nuove terapie per queste pazienti.
Dolore renale cronico associato a una malattia che colpisce soprattutto le donne, il “rene con midollare a spugna”: grazie a una ricerca condotta presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e l’Università Cattolica in collaborazione con la New York University si è scoperto che il dolore è spesso indipendente dalla espulsione dei calcoli. Ciò ha consentito di ipotizzare le sue cause nonché nuove forme di trattamento.

È il risultato reso noto in occasione della Giornata Mondiale del Rene (campagna di sensibilizzazione con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della salute renale per il mantenimento della salute globale dell’organismo) che si celebra oggi, giovedì 8 marzo, e che è dedicata quest’anno alle malattie renali nelle donne. Pubblicata sul “Journal of Nephrology”, la ricerca è stata condotta presso il Centro per le Malattie Rare del Rene della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, diretto dal professor Giovanni Gambaro, e che fa parte della rete ERKnet, che riunisce i centri di eccellenza europei per le malattia rare del rene. Il centro del Policlinico Gemelli si occupa di Rene con Midollare a Spugna da molti anni, avendo come mission sia la cura dei pazienti che la ricerca su questa malattia.

Esistono delle differenze di genere riguardo alle malattie renali: alcune di esse sono più frequenti nelle donne, sia perché legate alla gravidanza (si pensi alla pre-eclampsia, una complicanza della gestazione caratterizzata da pressione alta), sia per una diversa suscettibilità nei due sessi (per esempio le infezioni del rene, la nefrite in corso di lupus). Sebbene la calcolosi urinaria sia meno frequente nelle donne rispetto ai maschi, una forma particolare di calcolosi legata a una malformazione renale, il rene con midollare a spugna, è più frequente nella donna. Il rene con midollare a spugna è una malattia rara (ha un’incidenza compresa tra 5 su 10mila e 5 su 100mila), che si caratterizza in genere per i numerosi episodi di calcolosi cui i pazienti che ne sono affetti vanno incontro. Una delle manifestazioni del rene con midollare a spugna, cioè il dolore renale cronico, è così rara che fino a oggi non era stato possibile studiarla. Questa condizione è molto invalidante e la sua cura, assai difficile, può richiedere l’uso di analgesici maggiori compresi gli oppioidi.

Poiché la malattia è ignota a molti medici, accade che alcune delle pazienti che ne sono affette non siano credute e siano considerate drug-seekers (dipendenti da farmaci).

Lo studio

Grazie allo studio coordinato dal nefrologo Gambaro finalmente un po’ di luce è stata data su questa forma rarissima di dolore renale cronico. Nell’articolo pubblicato sul “Journal of Nephrology”, Gambaro e un team Italo-Statunitense hanno potuto indagare 92 pazienti, quasi tutte donne, affette da rene con midollare a spugna e dolore renale cronico. Ciò è stato possibile in quanto negli Stati Uniti e in Canada esistono tre gruppi di auto-aiuto che si “riuniscono” tramite Facebook. Avvalendosi di questionari specifici il gruppo di ricerca oltre a quantificare quanto severa sia la sofferenza di queste pazienti e quanto venga compromessa la vita familiare, lavorativa e sociale ha anche scoperto che il dolore renale cronico di queste donne è spesso indipendente dalla espulsione dei calcoli. Lo studio ha consentito di ipotizzare le sue cause nonché nuove forme di trattamento, per esempio la “simpaticectomia” percutanea renale. Si tratta di una tecnica mini-invasiva di denervazione del rene che si ottiene con un catetere introdotto nell’aorta e quindi nell’arteria renale che rilasciando energia a radiofrequenza interrompe i nervi che decorrono nella parete dell’arteria renale. Questa denervazione renale viene impiegata per il trattamento dell’ipertensione resistente ai farmaci, ma è stata anche impiegata con successo dal gruppo del professor Gambaro in un’altra forma di dolore renale cronico, la rara loin pain hematuria syndrome (sindrome del dolore cronico renale con microematuria).

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