Esistono delle differenze di genere riguardo alle malattie renali: alcune di esse sono più frequenti nelle donne, sia perché legate alla gravidanza (si pensi alla pre-eclampsia, una complicanza della gestazione caratterizzata da pressione alta), sia per una diversa suscettibilità nei due sessi (per esempio le infezioni del rene, la nefrite in corso di lupus). Sebbene la calcolosi urinaria sia meno frequente nelle donne rispetto ai maschi, una forma particolare di calcolosi legata a una malformazione renale, il rene con midollare a spugna, è più frequente nella donna. Il rene con midollare a spugna è una malattia rara (ha un’incidenza compresa tra 5 su 10mila e 5 su 100mila), che si caratterizza in genere per i numerosi episodi di calcolosi cui i pazienti che ne sono affetti vanno incontro. Una delle manifestazioni del rene con midollare a spugna, cioè il dolore renale cronico, è così rara che fino a oggi non era stato possibile studiarla. Questa condizione è molto invalidante e la sua cura, assai difficile, può richiedere l’uso di analgesici maggiori compresi gli oppioidi.
Poiché la malattia è ignota a molti medici, accade che alcune delle pazienti che ne sono affette non siano credute e siano considerate drug-seekers (dipendenti da farmaci).
Lo studio
Grazie allo studio coordinato dal nefrologo Gambaro finalmente un po’ di luce è stata data su questa forma rarissima di dolore renale cronico. Nell’articolo pubblicato sul “Journal of Nephrology”, Gambaro e un team Italo-Statunitense hanno potuto indagare 92 pazienti, quasi tutte donne, affette da rene con midollare a spugna e dolore renale cronico. Ciò è stato possibile in quanto negli Stati Uniti e in Canada esistono tre gruppi di auto-aiuto che si “riuniscono” tramite Facebook. Avvalendosi di questionari specifici il gruppo di ricerca oltre a quantificare quanto severa sia la sofferenza di queste pazienti e quanto venga compromessa la vita familiare, lavorativa e sociale ha anche scoperto che il dolore renale cronico di queste donne è spesso indipendente dalla espulsione dei calcoli. Lo studio ha consentito di ipotizzare le sue cause nonché nuove forme di trattamento, per esempio la “simpaticectomia” percutanea renale. Si tratta di una tecnica mini-invasiva di denervazione del rene che si ottiene con un catetere introdotto nell’aorta e quindi nell’arteria renale che rilasciando energia a radiofrequenza interrompe i nervi che decorrono nella parete dell’arteria renale. Questa denervazione renale viene impiegata per il trattamento dell’ipertensione resistente ai farmaci, ma è stata anche impiegata con successo dal gruppo del professor Gambaro in un’altra forma di dolore renale cronico, la rara loin pain hematuria syndrome (sindrome del dolore cronico renale con microematuria).