"La semplice idratazione con acqua naturale, con gli elettroliti naturalmente contenuti, data con regolarità e a temperatura ambiente, è la fonte vera e propria di idratazione nei bambini. I genitori dovrebbero semplicemente seguire le raccomandazioni di stare attenti ai segnali di sete o di tranquillità, come a quelli di fame e sazietà seguendo il concetto del “responsive feeding” del bambino - spiega Carlo Agostoni, Direttore del Pronto Soccorso Pediatrico del Policlinico di Milano - Valgono le raccomandazioni generali di una dieta maggiormente ricca di frutta e verdura fresche, che a loro volta apportano acqua e sali minerali in quantità opportuna senza aumentare il carico renale di sali, ma rispondendo alle maggiori richieste associate al caldo ed agli sforzi fisici all’aria aperta, sia in montagna sia in spiaggia al mare".
Sintomi del colpo di calore
Febbre
Cute secca e mucose aride (segno di disidratazione)
Riduzione della diuresi (fa meno pipì)
Stato confusionale
Alterazione ritmo sonno/veglia (il bambino, soprattutto piccolo, alterna momenti di agitazione/irritabilità con momenti di sonnolenza)
Riduzione della fame
Cosa fare se si sospetta un colpo di calore?
“Quando si manifestano i sintomi da colpo di calore è importante rivolgersi al proprio pediatra o al Pronto Soccorso, soprattutto quando i bambini sono molto piccoli – spiega Giuseppe Bertolozzi, responsabile della Unità di Osservazione Breve Intensiva Pediatrica del Policlinico di Milano – Se si è all’esterno e il bambino manifesta segni di mancamento, è importante portarlo in un luogo ombreggiato, fargli bere a piccoli sorsi acqua non fredda e se necessario sdraiarlo a terra con le gambe sollevate rispetto al corpo. Se il bambino non migliora e presenta uno stato confusionale o di incoscienza è necessario recarsi al Pronto Soccorso”.
10 consigli per prevenire il colpo di calore nei bambini
1) Evitare di farlo uscire e di fargli praticare attività fisica o sportiva nelle ore più calde (dalle 11 alle 17)
2) Esporre il bambino con prudenza e solo dopo l’anno di vita al sole diretto, mai negli orari più a rischio, e utilizzare sempre creme solari ad alta protezione
N.B. I raggi solari sono molto utili perché favoriscono la produzione di vitamina D, ma l’esposizione deve essere graduale. Un’esposizione al sole non protetta può causare eritemi solari o ustioni, e creare danni irreversibili alla pelle.
3) Aumentare la ventilazione dell’ambiente utilizzando un ventilatore o un condizionatore (temperatura ambientale di 23-24°)
N.B. Non passare continuamente da ambienti più caldi a quelli più freddi per evitare continui sbalzi termici.
4) Controllare l’umidità dell’ambiente con un deumidificatore
5) Far indossare al bambino indumenti leggeri, preferibilmente di lino o cotone, per facilitare la traspirazione ed evitare di coprirlo troppo
6) Vestire il bambino con colori chiari che respingono i raggi solari e far indossare un cappello a tesa larga e occhiali da sole
7) Bagnare spesso la testa e rinfrescare tutto il corpo con una doccia o con un bagno
8) Far bere al bambino molta acqua, offrendogliela più volte al giorno, per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione
9) Privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura e ridurre gli alimenti grassi, proteici e ricchi di sale
10) Non lasciare mai i bambini, anche per breve periodo, in un’automobile parcheggiata al sole