AnimAlia, Arte del riciclo

Fabrizio Giangrande 18 Ott 2011

Il dibattito sui temi ambientali che, a causa della crisi degli ecosistemi, mai come in questi anni è stato vivace, coinvolge in maniera particolare la questione dello smaltimento dei rifiuti.
A detta degli specialisti del settore il dislocamento, il riciclo ed il riutilizzo del grande quantitativo di rifiuti che le nostre società producono rappresentano una delle sfide principali che le politiche ambientaliste dovranno risolvere nei prossimi anni.
Alle tradizionali possibilità di riutilizzo dei materiali di scarto, come la produzione di energia attraverso i rigassificatori o la riconversione di alcuni rifiuti in fertilizzanti ad uso agricolo, un gruppo di giovani ha suggerito, anche provocatoriamente, un utilizzo artistico dei materiali riciclati.

 

I giovani in questione sono gli studenti del Corso di Decorazione del Prof. Luigi Fiorletta Docente presso l'Accademia di Belle Arti di Frosinone, che hanno esposto le proprie opere in una mostra intitolata “AnimAlia. Arte del riciclo”. L'esposizione, patrocinata dalla Provincia e dal Comune di Roma e dal Ministero del Turismo, è andata in scena dal 7 al 21 luglio nei locali della Casa dell'Architettura di Roma.
Davvero entusiasmante l'utilizzo che giovani studenti hanno fatto delle materie povere di cui erano in possesso. Matite colorate, palloncini, scopini di setole, biglie di vetro, bottoni, buste di plastica e girelle di liquirizia, questi gli stumenti attinti da un repertorio di quotidiano consumo e che nonostante fossero destinati a cedere il passo a nuovi prodotti, hanno ritrovato nuova vita e più nobile impiego.
Utilizzando questi materiali sono stati realizzate oltre venti sculture, alcune delle quali di notevole dimensione, che rappresentano altrettanti animali dai colori sgargianti e dai tratti assai simili al reale. Un fenicottero modellato utilizzando palloncini gonfiabili, un tucano fatto di carte da gioco, una foca plasmata unendo delle girelle di liquirizia ed un orso polare costituito da dischetti struccanti tra i modelli presentati presso lo stravagante bestiario, risultato di un processo di formazione su forma e materiali, su tecniche e scelte di contenuti.
Il carattere ludico della mostra ne rappresenta indubbiamente un tema portante, che come numerose rappresentazioni di arte contemporanea, dalle avanguardie ad oggi, è segnata dal recupero della creatività infantile come incontaminata dimensione della spontaneità poetica.
Ma forte è anche il richiamo alla natura. Una natura sempre più minacciata dalla scarsa cultura ambientalista delle nostre società. Il risultato è però privo di malinconia e tristezza. Lo zoo di “AnimAlia” ha un carattere gioioso ed allegro come lo sguardo di un bambino di fronte ad animali esotici.
Nonostante tanta armonia, tuttavia, sembra quasi che gli splendidi animali esposti siano i sopravvissuti dell'Arca di Noè giunti fino a noi per consegnarci un messaggio inquietante. La Terra non è mai stata tanto prossima al proprio collasso. Se la specie umana vuole davvero salire sull'Arca, è necessario che sia in grado di mutare  approccio con il proprio ecosistema, prima di tutto rivedendo il concetto di consumo e contemporaneamente acquisendo ed affinando l'arte del riciclo.

Fabrizio Giangrande

 

Ultima modifica il Venerdì, 02 Marzo 2012 17:42
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