Un “diamante pazzo” per il satellite AGILE

Il satellite AGILE, lanciato nell'aprile del 2007 dall'Agenzia Spaziale Italiana per studiare i fenomeni più violenti dell'Universo, ha da poco compiuto il suo primo anno in orbita, e continua a dare alla comunità scientifica risultati di grande rilevo. Ne è un esempio la recente campagna di osservazioni di un oggetto di grande interesse, di cui era stata già osservata in passato l'attività in altre lunghezze d'onda ma che AGILE ha potuto "vedere" anche nei raggi gamma, la banda di energia più alta nell'Universo.

Proprio nelle ultime settimane, il satellite ha infatti effettuato un monitoraggio di lungo periodo del potente nucleo galattico attivo 3C 454.3. Si tratta di un "blazar", una sorgente altamente energetica variabile e molto compatta associata a un buco nero supermassiccio che si trova al centro della galassia ospite. Questa sorgente in particolare era già stata studiata dai più importanti satelliti per astrofisica delle alte energie attualmente in orbita, a cominciare da Integral (dell'ESA) e Swift (della NASA). Grazie a queste missioni, la variabilità di questo nucleo galattico nelle lunghezze d’onda ottico, ultravioletto e X era nota da tempo. Ma AGILE ha rivelato che la sorgente è estremamente variabile anche nei raggi gamma, per energie sopra i 100 MeV.

 


 

 AGILE ha osservato questa sorgente per circa tre mesi durante Luglio, Novembre e Dicembre 2007, e poi ancora durante Maggio e Giugno 2008. Ogni volta che AGILE è stato puntato su 3C 454.3, la sorgente è stata rilevata in modo significativo, evidenziando flares della durata di 3 o 4 giorni consecutivi, assieme a variazioni quotidiane del flusso.

 L'osservazione di Luglio 2007 in particolare si è rivelata una vera sfida per AGILE, perché ha richiesto un ri-puntamento del satellite durante la fase di Commissioning, quando le prestazioni dello strumento erano ancora in fase di studio. Ciononostante, durante una settimana di osservazione, AGILE ha rilevato 3C 454.3 al suo massimo flusso di raggi gamma, con un valore di picco quattro volte più alto del precedente "record". Una descrizione dettagliata di quell'osservazione è apparsa a firma di Stefano Vercellone e colleghi su Astrophysical Journal Letters.

La comunità scientifica, rapidamente allertata da AGILE, ha potuto organizzare campagne di osservazione in diverse frequenze, con osservatori spaziali e a terra, arrivando a studiare la distribuzione dell'energia lungo quattordici decadi di energia. I risultati scientifici delle osservazioni di Novembre e Dicembre saranno pubblicati presto su Astronomy and Astrophysics.

La figura mostra una mappa della regione di 3C 454.3 in coordinate galattiche, ottenuta durante la recente osservazione di Maggio e Giugno 2008 della regione del Cigno. Come è evidente, il "Crazy Diamond" (così è stata ribattezzata questa sorgente dai ricercatori impegnati a studiarla) risplende in una regione di cielo altrimenti tranquilla, pur trovandosi a circa 40 gradi dalla direzione di puntamento dello strumento. Questa osservazione, durata 50 giorni, testimonia anche la capacità di AGILE di studiare sorgenti molto fuori dal suo asse per un tempo così lungo.

 

Stefano Vercellone, INAF/IASF Milano 

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Settembre 2009 10:26
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