La musica che aiuta i “piccolissimi”

Si sa che una mamma in attesa che ascolta della musica rende felice anche il suo bambino e lo fa crescere più sereno, ma oggi una tale verità diventa ancora più importante grazie ad una nuova ed interessante scoperta dei centri ospedalieri di ricerca canadesi: la musica aiuta i neonati prematuri a crescere e svilupparsi in buona salute.

I ricercatori dell’Università di Alberta, in Canada, hanno infatti notato che i prematuri sottoposti ad un ascolto musicale durante la loro permanenza in incubatrice crescono di peso con più rapidità, sono più tranquilli ed hanno una degenza più breve. La stessa musica ha inoltre degli effetti benefici sulla loro frequenza cardiaca e respiratoria (spesso in una situazione delicata proprio perché insufficiente), così che i piccolissimi pazienti si giovano di una “terapia musicale” indolore ed efficace fin dai primi giorni di vita.

 


Alla luce di questi incoraggianti risultati, gli scienziati ed i medici canadesi si sono attivati per fornire questo “sostegno musicale” a quanti ne avessero bisogno, così che i reparti degli ospedali dove sono ricoverati gli immaturi risuonano di gioiose note per diverse ore al giorno.
La musica scelta ha naturalmente un carattere dolce, cullante e rasserenante, in pratica una “ninna-nanna”, con l’aggiunta però di suoni che il neonato in qualche modo già conosce, ossia il battito cardiaco e i vari fruscii e ronzii tipici del grembo materno, o, in alternativa, una canzone cantata da una voce femminile accompagnata dal suono dell’arpa, o anche (in alcuni ospedali è stata utilizzata) la musica di Mozart.

 

 

Marina Pinto

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Settembre 2009 10:26
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