«Questo lavoro – afferma Lidia De Filippis, biologa dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e coordinatrice della ricerca - mostra per la prima volta che è possibile sfruttare il ruolo positivo del recettore TLR4 per facilitare la crescita ed il differenziamento delle cellule staminali neurali. Il nostro studio è stato interamente svolto con cellule staminali umane già in utilizzo in un trial clinico - avviato dal professor Angelo Vescovi - su pazienti affetti da SLA e approvate per un trial nei pazienti affetti da sclerosi multipla. Le applicazioni cliniche e farmacologiche che derivano da questo lavoro sono rilevanti poiché le NSC sono in grado di sopravvivere dopo trapianto senza suscitare rigetto e anche di modulare la componente neuroinfiammatoria associata a varie patologie (capacità immunomodulatoria), entrambi aspetti terapeutici nei quali il TLR4 potrebbe essere coinvolto».
La ricerca si inserisce nel progetto europeo TOLLerant "Toll-Like Receptor 4 activation and function in diseases: an integrated chemical-biology approach” che studia il ruolo del recettore umano TLR4 e la sua azione in patologie di tipo infettivo, infiammatorio e autoimmune.
«Nel laboratorio di Medicinal chemistry di Milano-Bicocca, – spiega Francesco Peri, docente di Chimica organica e coautore dello studio - abbiamo a disposizione dei prototipi di farmaci capaci di agire selettivamente sul recettore umano TLR4. Queste molecole saranno sperimentate in combinazione con le NSC in modelli animali di malattie neurodegenerative e neuroinfiammazioni e potrebbero rivelarsi un importante strumento terapeutico per la SLA e la sclerosi multipla».