Martedì, 30 Ottobre 2018



Cinque pasti al giorno sotto il segno dell’equilibrio e della varietà. A colazione, pranzo, cena e spuntini, nel piatto dei più piccoli devono esserci tutti i nutrienti: carboidrati, fibre, proteine, grassi, vitamine e sali minerali, da combinare in percentuale variabile a seconda dei momenti della giornata. Senza rinunciare al gusto e alla convivialità. Sono gli ingredienti della corretta giornata alimentare secondo gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, descritta nel nuovo numero del magazine digitale ‘A Scuola di Salute’, realizzato dall’Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente e diretto dal prof. Alberto Ugazio.


I temi dell’educazione alimentare e della prevenzione del sovrappeso saranno al centro dell’Obesity Day, iniziativa promossa da ADI (Associazione di Dietetica e Nutrizione Clinica italiana) per mercoledì 10 ottobre.
Per l’occasione, al Bambino Gesù, sede di Roma-San Paolo, tra le altre iniziative, medici e nutrizionisti forniranno indicazioni sui corretti stili di vita: non solo sana alimentazione, ma anche attività sportive e
movimento all’aria aperta. Il sovrappeso è un problema che oggi riguarda il 23% dei bambini. Il 9% è obeso. Il 2% gravemente obeso. I dati di Okkio alla Salute, il sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, indicano che la giornata alimentare non è osservata con la giusta attenzione. Seguendo alcune indicazioni la strada della corretta alimentazione può essere imboccata fin da piccoli. «In questo contesto - spiega il prof. Alberto Ugazio - sono state attivate campagne di sensibilizzazione rivolte a personale sanitario, famiglie, scuola, media e industrie alimentari. Quest’ultime, in particolare, hanno migliorato le qualità nutrizionali dei loro prodotti contenendo la quantità di zuccheri, grassi saturi, sodio e calorie e innalzando il contenuto di fibre. Per migliorare lo stato nutrizionale di bambini e ragazzi vanno osservate alcune regole: recuperare l’abitudine familiare a fare una prima colazione completa, sperimentare merende varie, con preferenza per quelle a base di frutta, trasformare il pasto a scuola in un momento di educazione alimentare, fare movimento spontaneo e organizzato e valorizzare il momento della cena in famiglia, che dev’essere vissuto come un’esperienza conviviale positiva».

Fare colazione, sempre. E’ un pasto irrinunciabile: consente di rendere al meglio sotto l’aspetto mentale e fisico, ma il 33% dei bambini fa una prima colazione inadeguata, mentre l’8% la salta addirittura per mancanza di tempo o di appetito. Per costruire la colazione perfetta con l’apporto di tutti i nutrienti - dicono gli esperti - si può cominciare con pane e miele, o marmellata, oppure con cioccolato spalmabile. In alternativa pancake, cereali, biscotti, fette biscottate o prodotti da forno. Il tutto abbinato ad una tazza di latte, yogurt bianco o bevande vegetali e da una porzione di frutta fresca.

Pubblicato in Medicina

 

L'Organizzazione Mondiale della Sanita' indica nell'inattivita' fisica il quarto piu' importante fattore di rischio di mortalita' nel mondo e il maggiore fattore di rischio per le malattie non trasmissibili, quali le patologie cardiovascolari, i tumori e il diabete. Cosi' in una nota stampa l'AME, Associazione Medici Endocrinologi.

Ma, d'altra parte, anche il concetto 'sport e salute' e' un azzardo e un po' piu' complicato di quando possa apparire.

Dall'ultimo report del Ministero della Salute dei controlli effettuati nel 2017 su giovani e sport amatoriali emerge che non c'e' sport che sfugga al doping inteso come uso di un farmaco o di una pratica medica non a scopo terapeutico ma per migliorare il rendimento psicofisico. Sempre il Ministero rileva che le sostanze piu' utilizzate sono gli agenti anabolizzanti (48,3%), stimolanti (17,2%), corticosteroidi (8,6%) e diuretici e agenti mascheranti (8,6%). Sono quindi gli ormoni che vengono impiegati, prevalentemente, 'quale aiutino'; e non e' a caso visto che ormoni e sport sono collegati in linea diretta attraverso il sistema endocrino: l'esercizio fisico rappresenta un potente modulatore della funzionalita' del sistema endocrino.

Per chi pratica sport professionistico il controllo dell'assetto ormonale e' la premessa per poter intraprendere un'attivita' sportiva che abbia l'obiettivo di portare a risultati agonistici ai massimi livelli. Lo staff medico dei campioni sa come far funzionale al meglio 'la macchina corpo', salvaguardando salute, benessere e prestazioni, anche se non pochi sono i casi di doping. Ma cosa succede a chi fa sport a livello amatoriale e dilettantistico? Davvero lo sport e' salute? Come deve essere praticato lo sport affinche' rientri nella pratica e nello stile di vita raccomandato? Che dimensioni ha il mercato delle sostanze dopanti e quali rischi per la salute? Quali conseguenze sulla salute quando lo sport diventa un'ossessione? Di questi temi si e' parlato a Verona in occasione di un convegno 'Ormoni, metabolismo e sport', promosso da AME, Associazione Medici Endocrinologi, dal CONI e la Federazione Medico Sportiva sotto la guida scientifica di Roberto Castello, direttore di Medicina Generale ed Endocrinologia AOUI, Verona e di Paolo Cannas, medico ospedaliero e medico sportivo della squadra di Basket A2 di Verona.

Pubblicato in Medicina



A new ultrasound technique can help distinguish benign breast tumours from malignant ones. The technology was developed with support from the Swiss National Science Foundation.

Ultrasound is one of the three main technologies used in medical imaging. It is more compact and affordable than nuclear magnetic resonance imaging (MRI) techniques, and safer than x-rays. But the images it produces are often difficult to interpret. With support from the SNSF, a team from ETH Zurich has developed a new method based on the speed of sound. In initial clinical trials, the team’s prototype showed great promise in detecting breast cancer. The researchers have published their work in the journal Physics in Medicine and Biology.

Measuring the speed of sound, not the quantity

An ultrasound probe emits sound waves that penetrate the body. Because organs and tissues have different physical properties, they reflect the waves differently. The device analyses these “echoes” and reconstructs a three-dimensional image of the inside of the body, called an “echograph” or, more commonly, ultrasound. Usually, the device measures the intensity of the reflected sound waves. But the Zurich team takes an additional parameter into account, namely the echo duration. This new method produces images with enhanced contrast, which could prove useful for cancer diagnosis: It not only detects the presence of tumours; it also aids in distinguishing benign tumours from malignant ones.

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La natura è la nostra unica casa e l’unica strada che abbiamo per salvarla (e salvarci) è lanciare un Global Deal per la natura e le persone capace di invertire il drammatico trend della perdita della ricchezza della vita sulla Terra, base del nostro benessere e del nostro sviluppo, agendo con urgenza per garantire in modo sostenibile l’alimentazione a una popolazione crescente, limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e ripristinare i sistemi naturali che stiamo perdendo.
È questa la richiesta del Living Planet Report 2018 del WWF (realizzato con il supporto di più di 50 esperti e in collaborazione con la Zoological Society of London) lanciato oggi a livello mondiale e che, sin dalla sua prima edizione del 1998, ha sempre fornito un’istantanea della biodiversità globale e dei suoi trend. Tutte le ricerche scientifiche dimostrano l’incalcolabile importanza dei sistemi naturali per la nostra salute, il nostro benessere, la nostra alimentazione, la nostra sicurezza. Globalmente è stato stimato che la natura offre servizi che possono essere valutati intorno a 125.000 miliardi di dollari, una cifra superiore al prodotto globale lordo dei paesi di tutto il mondo, che si aggira sugli 80.000 miliardi di dollari.

Pubblicato in Ambiente

 

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