International Open Data Day, il 22 febbraio all’Università di Milano-Bicocca

Dal data journalism per raccontare storie alla qualità dell’aria: gli open data hanno un impiego vastissimo. Nell’International Open Data Day del 22 febbraio all’Università di Milano-Bicocca si parla di come l’uso libero degli open data non sia solo accesso alle informazioni ma un modo per sostenere partecipazione, democrazia e diritti. E per i più esperti, una maratona di programmazione per mettere in gioco le proprie capacità con i dati.
Milano, 20 febbraio 2014 - Sabato 22 febbraio è la giornata mondiale per divulgare e promuovere la liberazione dei dati da parte soprattutto delle pubbliche amministrazioni. In molte città saranno organizzati eventi sia per presentare i progetti di open data già attivi sia per usare tali dati grazie ad hackathon, vere e proprie maratone di programmazione.
Space App Camp 2014: c’è tempo fino al 3 marzo per presentare le proposte

L’obiettivo è sviluppare applicazioni per smartphone che impieghino dati di Osservazione della Terra, utilizzando le ampie potenzialità offerte dal sistema satellitare europeo Galileo/EGNOS e del programma di Osservazione della Terra Copernicus: si tratta di Space App Camp 2014, organizzato dallo S2G2M2 (Sustainable Services for GMES and GNSS in Mobile and Mobility).
Per partecipare basta compilare il modulo di registrazione reperibile online entro il 3 marzo e seguire le istruzioni: www.app-camp.eu/pages/registration.php
L'innovativa opportunità per sviluppatori di app interessati a questo particolare settore applicativo, prenderà poi forma presso il centro ESTEC dell’Agenzia Spaziale Europea a Noordwijk, in Olanda, dal 4 al 12 maggio 2014: per 7 giorni, venti sviluppatori selezionati potranno confrontarsi in un’avvincente sfida a colpi di creatività e originalità, in un contesto internazionale.
Nelle malattie muscolari croniche l’autoriparazione del tessuto genera fibrosi

Quando un danno al tessuto muscolare si cronicizza, come nel caso delle distrofie muscolari o dell’invecchiamento, il processo di riparazione diventa incontrollato e causa la sostituzione delle fibre muscolari con una massa fibrotica. La scoperta, pubblicata oggi suCell Death and Disease, è di un gruppo di ricercatori dell’ Università di Milano-Bicocca.
Milano, 30 gennaio 2014 – Durante il processo di riparazione muscolare, se il danno è persistente, le cellule staminali vascolari subiscono un cortocircuito e iniziano a depositare materiale fibroso sul tessuto muscolare, danneggiandolo. È la conclusione alla quale è arrivato lo studio (Macrophages commit postnatal endothelium-derived Q1 progenitors to angiogenesis and restrict endothelial to mesenchymal transition during muscle regenerationdoi:10.1038/cddis.2013.558) coordinato da Silvia Brunelli, docente di Biologia applicata presso il Dipartimento di Scienza della Salute dell’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con l’IRCCS dell’Ospedale San Raffaele di Milano e pubblicato oggi su Cell Death and Disease.
Lanciato il satellite Athena Fidus

È partito giovedì scorso, aprendo una nuova era per le comunicazioni satellitari del nostro Paese: è Athena FIdus (Access on Theaters for EuropeanAlliedforcesnations-French Italian Dual use Satellite), il satellite franco-italiano per telecomunicazioni in banda larga a uso duale (civile e militare). Il viaggio di Athena FIdus è iniziato alle 22,30 italiane da Kourou: secondo la tabella di marcia, tutto era pronto per il lancio alle 21,30, fino a quando, a meno sette minuti dall’orario ufficiale del lift-off, è stato deciso lo stop del countdown a causa del maltempo. La luce è tornata verde dopo circa un’ora: è ripartito il conto alla rovescia e da quel momento tutto è avvenuto regolarmente. Athena FIdus è decollato alle 22:30 a bordo dell’Ariane 5 ed è stato rilasciato a 32 minuti e 37 secondi dal lancio. Circa sette minuti dopo il Centro di controllo del Fucino comunicava ufficialmente l'aggancio del satellite: da lì si manovrerà Athena Fidus, fino a portarlo alla sua orbita geostazionaria, da dove il satellite sarà pienamente operativo per la fine di quest'anno.
Premio Nazionale di Fotografia Astronomica 2013: Marco Meniero è il vincitore

La premiazione è avvenuta giovedì 30 gennaio a Roma
“Via Lattea su Balanced Rock” è il nome della foto che ha vinto la prima edizione del Premio Italiano di Fotografia Astronomica (PIFA). L’autore dello scatto è Marco Meniero: è stato premiato nel corso di una cerimonia che si è tenuta a Roma, a Palazzo Ruspoli, giovedì 30 La foto è stata scattata il 10 luglio del 2010 nel Parco Nazionale dello Utah, negli Stati Uniti, con una Canon Eos 5DMKII con EF14 f/2.8 (scatto di 30 secondi con ottica chiusa a f/3.5 e fotoritocco con Photoshop cs6).
Marco Meniero, 41 anni, è un controllore di volo: non è quindi un fotografo professionista, ma un vero appassionato e cultore di fotografia astronomica. Ha collaborato con alcune riviste del settore ed è socio di diverse associazioni di astrofili. “Quando riprendiamo il Cielo, noi ritraiamo noi stessi, o almeno ciò che noi vediamo del contesto rapportato al nostro io. La tecnica fotografica ci fornisce la capacità di estrarre il magico mondo che portiamo dentro”, ha detto Marco Meniero a margine della premiazione, dichiarandosi incuriosito dal cielo e dalle sue costellazioni da sempre, fin da quando era bambino.
The complete genome sequence of a Neandertal from the Altai Mountains
We present a high-quality genome sequence of a Neandertal woman from Siberia. We show that her parents were related at the level of half siblings and that mating among close relatives was common among her recent ancestors.
I 30 anni del Centro Spaziale di Matera

Futura: la missione della prima donna astronauta italiana ha un logo ufficiale

È stato selezionato con il concorso “Disegna la missione di Samantha Cristoforetti”
Dopo il nome della missione, battezzata Futura, è stato selezionato anche il logo ufficiale che caratterizzerà la missione della prima donna italiana nello Spazio: il simbolo è il Sole che brilla nell’alba, fra la Terra azzurra e tante stelle bianche, con la Stazione Spaziale che sfreccia. “Futura - ha detto Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’ESA e pilota dell’Aeronautica Militare - è un bel nome per la missione perché dobbiamo conquistare il futuro e dobbiamo costruirlo pensando che un giorno potremmo decidere di vivere nello spazio o di sfruttarne le risorse”. Il logo ufficiale contiene molti degli elementi più rappresentativi della Missione: scienza, meraviglia, natura e appartenenza italiana.
L’idea grafica alla base del logo è stata presentata mercoledì scorso durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi ed è stata selezionata con il concorso “Disegna la Missione di Samantha Cristoforetti”: il vincitore della competizione, presente alla conferenza, è Valerio Papeti, 32 anni, di Torino, che si è aggiudicato un incontro con Samantha Cristoforetti, nel corso del quale avrà l’opportunità di conoscere dal vivo le sue attività. Inoltre, potrà seguire in diretta dall’Italia il lancio della Missione ISS 42/43.
Futura sarà la seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana: prenderà il via a fine anno, portando nello spazio Samantha Cristoforetti, il settimo astronauta tricolore e prima italiana, che durante la conferenza stampa di mercoledì si è detta “serena, felice di partire e per niente spaventata”.
Nutrition and food safety of edible insects
Contents:
Role of insects in traditional diets
Protein quality is generally high, similar to other animal-source foods
Fat content very variable
Vitamins and minerals
Food hygiene
Allergy
Codex Alimentarius
Child undernutrition
Can insects contribute to better child nutrition?
Global malnutrition – can insects contribute to better diets ?
Anthropoentomophagy in Brazil
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