ISSpresso non è una semplice caffettiera: il progetto è uno dei nove esperimenti selezionati dall’ASI per la missione FUTURA di Samantha Cristoforetti. Non si tratta dunque solo di un simbolo del Made in Italy, ma è anche il frutto di una ricerca scientifica avanzata. Preparare un caffè nello spazio non è semplice, è necessaria una tecnologia estremamente raffinata. La prima macchina espresso a capsule è in grado di lavorare nelle condizioni estreme dello Spazio, dove i principi che regolano la fluidodinamica dei liquidi e delle miscele sono molto diversi da quelli tipici terrestri. ISSpresso rappresenta un vero gioiello tecnologico e ingegneristico, in grado di erogare un espresso a regola d’arte in assenza di peso.
ISSpresso rappresenta una sfida tecnologica che soddisfa requisiti molto severi, imposti dall’ASI e dalla NASA, in termini di funzionalità tecnica e di sicurezza: si tratta di un importante traguardo scientifico e ingegneristico che sta aiutando a migliorare le conoscenze sui principi di fluidodinamica e sulle condizioni in microgravità, oltre a contribuire al miglioramento della qualità della vita degli astronauti sulla ISS. L’innovativo sistema a capsule è in grado di preparare anche il caffè lungo e le bevande calde, come tè, tisane e brodo, consentendo la reidratazione degli alimenti. Alcune delle soluzioni adottate hanno portato a brevetti internazionali, che potranno essere utili sia per le successive missioni spaziali, sia per un utilizzo terrestre.
La missione FUTURA ha perciò un motivo in più per rimanere nella storia: AstroSamantha è diventata non solo la prima donna italiana ad andare nello Spazio, ma anche il primo astronauta della storia a bere in orbita un autentico espresso italiano.