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Miart torna in primavera: confermata dal 1° al 3 aprile 2022, con anteprima VIP il 31 marzo, la ventiseiesima edizione della fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e per la seconda volta diretta da Nicola Ricciardi.
A soli sette mesi di distanza dall’edizione 2021, eccezionalmente organizzata nel mese di settembre, con 150 gallerie operanti da 21 Paesi miart sarà cronologicamente la prima fiera d’arte del 2022 in Italia e tra le prime in Europa: un appuntamento imprescindibile per il pubblico e i collezionisti italiani e internazionali alla ricerca dei grandi capolavori del primo Novecento come delle creazioni delle ultime generazioni di artisti e del design d'autore. Miart 2022 torna a ospitare le principali gallerie italiane e al tempo stesso rafforza in modo significativo la sua portata internazionale, grazie a importanti ritorni e a nuovi e straordinari ingressi.

 

 

Oltre trenta i siti storico-culturali toccati dai runner nel corso dei 42km della competizione. In aggiunta alla maratona, la Staffetta solidale Acea Run4Rome e la Stracittadina Fun Race 5km, che si potrà correre ovunque ci si trovi. L’evento ha l'obiettivo di diventare ecosostenibile entro il 2023.

Al via la maratona di Roma 2021
Si corre domenica 19 settembre l’Acea Run Rome The Marathon, la maratona di Roma, con la partenza fissata alle ore 6.45 sui Fori Imperiali. Una corsa molto attesa, dopo il rinvio dello scorso marzo 2020, che inizierà con l’Alba Edition Special Race.

Il percorso della maratona di Roma
Il tracciato della gara prevede il passaggio per diversi luoghi storici della città: dai Fori Imperiali si passa subito per l’Altare della Patria, poi dal Campidoglio, Teatro Marcello, Circo Massimo e la Piramide Cestia. Si prosegue su via della Conciliazione, la Basilica di San Pietro e per poi attraversare il Ponte Cavour, il Lungotevere, i luoghi del villaggio olimpico 1960. Dopo il passaggio verso Roma nord, nei pressi di Monte Antenne, si ritorna verso il traguardo. Via del Corso, Piazza del Popolo, Piazza di Spagna, Piazza Navona, Piazza Venezia, Via dei Fori Imperiali e infine il traguardo di fronte al Colosseo.



Il libro intende avvicinare gli archeologi alla comprensione della terminologia e delle metodologie di studio adoperate da geologi e geomorfologi. Queste professionalità, che hanno basi naturalistiche rispetto a quelle storico-umanistiche degli archeologi, sono ormai entrate a far parte dei gruppi multidisciplinari di esperti che studiano e interpretano le varie forme di insediamento e uso del territorio dell'antichità. Partendo dai rapporti tra archeologia, geologia e geomorfologia, si descrivono forme e processi naturali dei diversi ambienti terrestri, dalle zone carsiche a quelle vulcaniche, dalle desertiche alle glaciali, passando per gli ecosistemi fluviali, fino alle fasce costiere.

Per ciascun ambiente trattato sono offerti numerosi esempi esplicativi corredati di immagini e casi di studio particolari, che consentono di comprendere meglio gli effetti che l'attività umana ha determinato, nel tempo, sui territori e i processi, spesso controproducenti, da essa innescati. Infine, viene presentato l'uomo del passato come agente geomorfico in opere idrauliche, di scavo e accumulo.

Dal 25 febbraio al 27 giugno 2021 il Museo Civico di Zoologia ospita la mostra La Via delle Api, un percorso attraverso il mondo delle api e i loro prodotti.

 

La mostra è a cura di Massimo Capula, Carla Marangoni, con la progettazione di Paola Marzoli ed è realizzata in collaborazione con il Gruppo Api Sparse – A.P.S. in apicoltura e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana “M. Aleandri” di Roma.

La mostra è incentrata sull’ape mellifera, sulla sua organizzazione sociale e sull’importante ruolo che svolge per la conservazione della biodiversità. Lungo il percorso espositivo viene illustrato come le api producano il miele, il polline, la propoli e la pappa reale, e quali siano le applicazioni di questi prodotti in campo alimentare, medico e agricolo. Attraverso le attrezzature per l’apicoltura disposte al centro della sala e grazie ad un gradevole video, si potranno conoscere i segreti di questa antica arte.

 

30 marzo 2021, online - Ore 10.00

 

 L'Europa si sta muovendo per costruire un "mondo diverso" per le generazioni future, promuovendo consumi, processi produttivi e stili di vita più sostenibili, attraverso il Green Deal e le politiche settoriali ad esso collegate come, ad esempio, la Strategia per la Bioeconomia, aggiornata nel 2018. Ma per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità fissati dall’Unione Europea diventa cruciale coinvolgere ed educare le nuove generazioni: è proprio per questo motivo che il progetto Biovoices ha realizzato il libro “What’s Bioeconomy?”, dedicato ai bambini tra i 5 e i 7 anni, che verrà presentato il prossimo 30 marzo 2021 (10.00 - 12.00) nel corso di un evento online che ha ottenuto il patrocinio del Parlamento Europeo.


Il libro ha lo scopo di spiegare la Bioeconomia e i prodotti Bio-based di uso quotidiano, promuovendo al contempo stili di vita e di consumo sostenibile: oltre che ai bambini, il volume si rivolge anche ai rispettivi genitori e docenti, grazie anche a percorsi formativi ad hoc forniti dal progetto Transition2Bio, che supporta Biovoices nella diffusione del libro e dei concetti della Bioeconomia.
"What's Bioeconomy?” verrà stampato in 11 lingue (tra cui inglese, italiano, portoghese, spagnolo, tedesco etc.) e verrà distribuito in scuole selezionate, librerie, musei per bambini e altri contesti istituzionali. La realizzazione del libro è stata possibile anche grazie al coinvolgimento di oltre 30 esperti – riuniti in un Comitato Scientifico – provenienti da industrie, università, centri di ricerca e associazioni da tutta Europa, che hanno fornito i contenuti tecnicoscientifici rielaborati poi da Biovoices in un linguaggio semplice, chiaro e comprensibile a bambini e adulti.

 

In uscita in data odierna il terzo libro di divulgazione scientifica di Walter Grassi. 


Terminato il complesso intervento di restauro del monumento di piazza Mincio

La Fontana delle Rane, al centro di piazza Mincio nel quartiere Coppedè, è stata oggi restituita alla città, nella sua rinnovata veste dopo un importante restauro terminato nei giorni scorsi. L’intervento di ripristino del monumento, sotto la direzione tecnico-scientifica della Sovrintendenza Capitolina, è il primo di tale portata dal momento della sua inaugurazione, nel 1927.

Il restauro
Prima di poter intervenire sulla fontana è stato necessario consolidare il terreno di fondazione la cui natura instabile ha provocato, nel corso degli anni, l’inclinazione del bacino inferiore, terreno che con l'intervento è stato stabilizzato. Il monumento appariva molto degradato a causa degli agenti atmosferici inquinanti da traffico veicolare e, come tutte le fontane romane, aveva risentito anche della composizione altamente calcarea delle acque di alimentazione, il cui getto continuo aveva prodotto incrostazioni calcaree di estrema resistenza. La rimozione dell’enorme strato di calcare, spesso circa 17 cm., che ricopriva l’opera è stata un’operazione particolarmente delicata e lunga. I lavori, realizzati dall’Impresa Picalarga S.r.l., hanno riguardato anche l’impianto idrico e il marciapiede ornamentale che circonda la fontana, ricollocato in opera sostituendo e/o recuperando parti delle losanghe in travertino nel completo rispetto del disegno originario. L’importo totale delle attività di consolidamento e restauro è stato di 283.683,12 euro.



Esplorazioni in bici, a piedi, in canoa di parchi, fiumi e giardini nascosti d’Italia, evento centrale al Museo Orto Botanico di Roma. 

Coinvolte istituzioni scientifiche, Associazioni sportive e del tempo libero, gruppi radicati sul territorio, cooperative: tantissime realtà si sono affiancate al WWF creando una vera e propria rete diffusa di eventi e iniziative: “Ripartiamo dalle città per salvare il pianeta”

Domenica 4 ottobre torna Urban Nature, la Festa della Natura in Città realizzata dal WWF, che per la sua quarta edizione prevede oltre 120 eventi fra le principali città italiane, dove animerà parchi e giardini, coinvolgendo cittadini, associazioni e scuole in eventi di citizen science e citizen conservation. Il tutto nel rigoroso rispetto delle norme Anti-Covid19.
Urban Nature non è solo un evento, ma anche un’importante iniziativa rivolta ad ampliare la conoscenza della natura all’interno delle città, serbatoi di biodiversità di cui spesso si ignora l’esistenza, e a promuovere la partecipazione attiva, ad aggregare e coinvolgere le comunità coinvolgendole nella gestione di aree verdi, parchi urbani, orti sociali e giardini condivisi.

 


Fino al 15 novembre 2020 esposte quasi 60 opere, alcune per la prima volta, di Comenio, filosofo e maggior pedagogista europeo del Seicento, in occasione del 350° anniversario della sua scomparsa

In occasione della ricorrenza del 350° anniversario della sua scomparsa, si apre per la prima volta in Italia, dal 2 ottobre al 15 novembre al Museo di Roma a Palazzo Braschi, una mostra dedicata a Giovanni Amos COMENIO (1592-1670), filosofo e pedagogista ceco. L’esposizione, dal titolo COMENIO – un pensatore nei labirinti dell’Europa del XVII secolo, esplora l´eredità del pensiero di Comenio, ancora oggi di straordinaria attualità, e ripercorre le ragioni per cui è considerato il precursore della pedagogia moderna e contemporanea.


La mostra, promossa dal Ministro della Cultura della Repubblica Ceca, S.E. L. Zaorálek e da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è prodotta e organizzata dal Centro Ceco Roma, dall’Ambasciata della Repubblica Ceca, e dal Museo di Comenio di Uherský Brod (Rep. Ceca). A cura di Petr Zemek, comeniologo del Museo di Comenio di Uherský Brod. Servizi museali Zètema Progetto Cultura.

 

World Dream Day 25 settembre Sogni e realtà – Piero Barbanti: “I sogni pescano nella quotidianità, sono considerati anche uno strumento per riviverla e superare paure”


Metti in moto i tuoi sogni e fa che diventino realtà: è questo il leitmotiv della Giornata Mondiale dei Sogni, celebrata ogni anno il 25 settembre. Per il 2020 l’esortazione è a sognare per un nuovo mondo: “New dreams for a new world", ma qual è il significato di questi viaggi notturni che la nostra mente compie indisturbata? “Freud sosteneva che il sogno derivasse da desideri repressi o traumi rimossi. La visione attuale - spiega il Professor Piero Barbanti, docente di Neurologia presso l’Università Telematica San Raffaele e Direttore dell’Unità per la Cura e la Ricerca su Cefalee e Dolore dell’IRCCS San Raffaele di Roma - è che il sogno rappresenti piuttosto uno strumento: per rivivere situazioni emozionali importanti ed ingombranti del passato allo scopo di gestirle meglio e da ciò deriverebbero i sogni ricorrenti, quasi come tentativo di “annacquarle” progressivamente; per liberarsi da una situazione emotiva causa di paure alla quale – per “realpolitik” - non abbiamo permesso di esprimersi nella vita quotidiana pur avendola intravista di sfuggita”.

 

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