The project also includes brief training courses in Italian research institutes (in IGG-CNR in particular), or in associated international research centres, for a number of selected experts participants in the project.
The total cost of the project is Euro 1.298.580; the contribution requested from the
DGCS – Cooperazione Italiana is Euro 832.180,00 (64,1 %).
Come da quadro logico allegato
Gli obiettivi generali
Contribuire allo studio ed alla gestione delle risorse naturali di origine geotermica attraverso il corso di formazione in geotermia per un periodo di 18 mesi, inclusivi della preparazione e della pubblicizzazione.
Contribuire al processo socio-culturale dei paesi centroamericani nell’ambito della cultura energetica.
Contribuire a promuovere e/o rafforzare settori importanti dell’ Accademia e delle Istituzioni per la conoscenza nel settore energetico, con positive ricadute in termini di qualificazione professionale e occupazione.
L’obiettivo specifico
Appoggiare le istituzioni preposte alla gestione delle risorse energetiche nella formazione di personale qualificato per sostenere le nuove situazioni che la scienza ha creato allo scopo di allargare il fronte dello sfruttamento energetico in maniera compatibile con l’ambiente. L’istituzione di un corso di Geoscienze e Georisorse presso la UES garantirebbe la prosecuzione della formazione.
1. Dati di presentazione del progetto
Titolo del progetto: Creazione di una attività di formazione in geotermia nel sistema accademico salvadoregno.
Paese Interessato: El Salvador
DURATA: 1,5 anni
Paesi partecipanti al progetto: El Salvador, Italia
Istituzioni in El Salvador partecipanti.
Università di El Salvador, grupo de Investigaciones Vulcanologicas (IVUES), facultad de Ingenieria y Architectura, facultad de Quimica – Coordinatore: Francisco Barahona
LaGeo - Coordinatore: Ernesto Francisco Montalvo Lopez, Gecientista Sr, Geoquímica & Ing. de Reservorios, Gerencia Producción
Conacyt: Carlos Roberto Ochoa
Istituzioni Italiane
Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Geoscienze e Georisorse di Pisa
Coordinatore: Antonio Caprai
Università degli studi di Palermo – Dipartimento di Geologia e Geodesia
Coordinatore: Giuseppe Giunta
Responsabile e Coordinatore del progetto:
Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR – Antonio Caprai
Paese beneficiario: El Salvador
Località d’intervento: El Salvador
Settore: Formazione
Enti realizzatori:
CNR – Istituto di Geoscienze e Georisorse
Università di El Salvador
Università di Palermo – dipartimento di Geologia LaGeo
CONACYT
Durata: 18 mesi
Tipo di finanziamento: Contributo in base all’art. 18 del Regolamento Legge 49/87
Importo globale finanziamento:
Costo del progetto
1298580,00
Totale CNR-IGG; UES; CONACYT; UNIPA; LAGEO
466400,00
Totale Cooperazione Italiana
832180,00
Totale Valorizzato Contropartita euro 466400 35.9 %
Totale Cooperazione Italiana euro 832180 64.1 %
1.1 Descrizione sintetica del progetto
A fronte del fatto che i paesi Centro Americani hanno mediamente un fabbisogno energetico che si accresce del 6% annuo, il presente progetto si propone di creare un corso di specializzazione in geotermia in compartecipazione culturale con l’Università di El Salvador, LaGeo, il CONACYT e l’Università di Palermo. Il progetto offre l’opportunità di formare esperti nel settore energetico di origine geotermica attraverso attività teorica, di laboratorio e di conoscenza diretta dei fenomeni nei campi produttivi, gestiti da LaGeo, di Ahuachapan e Berlin.
La filosofia dei corsi di specializzazione passa attraverso il trasferimento delle conoscenze sino alle comunità locali attraverso le brigate degli studenti e dei mass media.
La continuità formativa dovrebbe compiersi a cura dell’Università di El Salvador (UES), come auspicato dal rettore anche nella lettera di adesione al progetto, con l’istituzione di un corso di studi in “Geoscienze e Georisorse”.
Attualmente lo sfruttamento delle risorse energetiche connesse alla geotermia, è di fondamentale importanza nei paesi ove queste risorsa è disponibile. El Salvador è l’esempio di come, attraverso LaGeo, compagnia pubblica a partecipazione ENEL, lo sfruttamento dell’energia geotermica stia dando ottimi risultati, arrivando a coprire circa il 24% del fabbisogno nazionale e contribuendo alla riduzione dell’effetto serra grazie alle inferiori emissioni di anidride carbonica in atmosfera, rispetto ai combustibili fossili. La sua attività attualmente evita l’emissione in atmosfera di 30 milioni di tonnellate di CO2 ed evita il consumo di 600 mila tonnellate di petrolio annue. L’obiettivo è rendere maggiormente competitiva la geotermia, abbattere i costi e aumentare le performance di produzione attraverso un percorso formativo di livello universitario indirizzato a studenti delle facoltà scientifiche che possano contribuire a promuovere e/o rafforzare settori nevralgici come è quello energetico e che possano, sulla base delle conoscenze acquisite, proporre un piano di sviluppo costante, con positive ricadute in termini di qualificazione professionale e occupazione.
Nel mondo attraverso l’impiego della geotermia ad alta entalpia sono installate attualmente 10 GW (fig. 1) di capacità così distribuiti:
La produzione di energia elettrica attraverso l’uso di risorse rinnovabili come quelle geotermiche, è un fattore fondamentale per la formulazione di tutti gli scenari di sviluppo e per il loro raggiungimento, visti anche gli alti costi dei combustibili fossili nonché le proiezioni del loro incremento. Le attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche permettono di ridurre a livelli trascurabili le emissioni di gas inquinanti facendo di questa risorsa una delle più adeguate e sostenibili a livello ambientale. Si tratta di una forma di energia che, nella sua accezione completa, è l’energia termica immagazzinata sotto la superficie terrestre. Nella gran parte dei casi la geotermia utilizzata, cosiddetta convenzionale, è quella dei sistemi idrotermali dominati dal moto convettivo dell'acqua, la quale muovendosi a partire dalla superficie della crosta terrestre all'interno di uno spazio confinato raggiunge zone calde profonde caratterizzate da un’anomalia termica e determina risalendo un trasferimento del calore profondo in superficie o a profondità economicamente raggiungibili. La zona sede di circolazione di fluidi caldi viene definita serbatoio geotermico, che è solitamente ricoperto da rocce impermeabili che permettono di non disperdere il calore troppo velocemente (Figura 2).
figura 2: Schema semplificato di un sistema geotermico convenzionaleLa valorizzazione delle risorse geotermiche permetterebbe anche l’accesso all’utilizzazione di energia elettrica, sia per uso domestico che per quello produttivo, in quelle zone rurali o periurbane che ne sono tuttora sprovviste.
Con l’esecuzione del presente progetto basato sullo sviluppo delle conoscenze si dovrebbero raggiungere alcuni importanti risultati, in sintonia con la dichiarazione di Kyoto per la riduzione dell’effetto serra.
Alla luce dell’importanza socio economica dell’ulteriore sviluppo delle capacità produttive di energia elettrica e degli usi diretti della geotermia, c’è l’esigenza di creare e formare personale ad alta qualificazione che possa inserirsi nelle industrie del settore già esistenti o enti pubblici di gestione delle risorse e dei territori, in grado di applicare le competenze in un tessuto nazionale ed internazionale, in un processo autopropulsivo con capacità di gestione autonoma delle strategie di ricerca e sviluppo.
1.2 Introduzione
L’università di El Salvador (UES), attraverso il Rettore e le facoltà di ingegneria, di chimica e di vulcanologia, hanno espresso un forte interesse verso il progetto (documenti ufficiali inviati al MAE dall’Ambasciata Italiana in El Salvador), in particolare per la possibilità da parte della UES di poter istituire, a garanzia della continuità formativa ed al termine della collaborazione italo-salvadoregna, un dipartimento di “Geoscienze e Georisorse”, che possa evolvere verso un interesse regionale e non solo, sulla scorta del successo avuto a livello mondiale dalla scuola di geotermia che veniva organizzata annualmente al CNR-IGG di Pisa. Lo stesso interesse ha espresso LaGeo di San Salvador per mezzo di un documento ufficiale presentato all’ambasciata Italiana in El Salvador ed anch’esso già fatto pervenire al MAE dall’ambasciata stessa.
Il presente progetto intende rappresentare un concreto passo nella direzione sopra accennata, quella cioè che coincide con la possibilità di innescare processi endogeni di sviluppo promuovendo e sostenendo la creazione di nuove risorse umane qualificate nei principali settori inerenti la valorizzazione dei patrimoni energetici ed ambientali esistenti. L’iniziativa di formazione che viene di seguito descritta è stata promossa dall’ Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa
Per l’attivazione del programma di formazione ci si avvantaggerà del fatto che esiste una profonda conoscenza dell’area centroamericana in generale e salvadoregna in particolare da parte dell’istituto proponente.
I problemi che il presente progetto intende affrontare riguardano soprattutto la formazione di personale altamente qualificato che possa sopperire alla attuale carenza di risorse umane locali e che possa operare nei settori di ricerca e sviluppo nel campo della geotermia.
La continuità del progetto verrebbe garantita dal successo dello stesso, in quanto la UES ha l’intenzione di potenziare la propria struttura con un autonomo dipartimento di Geoscienze e Georisorse.
1.3 Presentazione dell’organismo promotore dell’iniziativa
Considerando che l’Italia è la nazione che ha scoperto ed usato per prima la fonte energetica geotermica a scopi industriali (1904) e che in Italia la tecnologia di estrazione è all’avanguardia nel mondo, si ritiene che attraverso questo progetto l'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG), date le attività pregresse ed attuali che ha svolto e svolge nel campo specifico, di seguito descritte, possa contribuire ad un ampliamento e miglioramento delle conoscenze nel settore geotermico.
L’IGG è un organo di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nato dalla fusione di nove Istituti e Centri CNR di varie città italiane e afferisce al Dipartimento Terra e Ambiente del CNR.
L'IGG comprende, oltre alla Sede ubicata nell'Area della Ricerca del CNR di Pisa, sei unità operative ubicate presso le università di Firenze, Padova, Pavia, Pisa, Roma e Torino. L'Istituto può contare su 102 tra ricercatori, tecnici ed amministrativi CNR, 77 collaboratori universitari formalmente associati all'IGG, 23 collaboratori universitari con contratto annuale a titolo gratuito e 22 fra assegnisti di ricerca e titolari di contratti d'opera.
L'Istituto di Geoscienze e Georisorse si propone di studiare la Terra attraverso la sua evoluzione geologica per comprenderne gli equilibri futuri. Infatti, la realizzazione di modelli dei processi geologici fondamentali che avvengono alla superficie e nell'interno del nostro pianeta è il punto di partenza obbligato per prevedere e affrontare i cambiamenti globali, per esempio climatici, e per individuare le risorse naturali, in particolare l'energia geotermica, per uno sviluppo sostenibile.
L'istituto esegue ricerche applicate nei campi della geotermia, dell'idrogeologia, della geologia e della geochimica ambientale ed è impegnato nello studio del confinamento dei gas che producono l’effetto serra. L’Istituto di Geoscienze e Georisorse (ex Istituto Internazionale per le Ricerche Geotermiche) del CNR di Pisa vanta una esperienza pluri decennale nel campo dello studio delle attività geotermiche in Italia, in America Latina, in Asia e negli Stati Uniti. L’Istituto è stato anche editore della rivista internazionale “Geothermics” per 35 anni.
Dal 1970 al 1992 presso la Scuola Internazionale di Geotermia dell’Istituto si sono formati e specializzati ricercatori provenienti da tutto il mondo, in particolare 116 ricercatori provenienti dall’area Latino Americana, alcuni dei quali svolgono oggi attività di ricerca nel settore specifico. L’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa ha svolto negli ultimi anni attività legata alla conoscenza delle potenzialità geotermiche in El Salvador ed in Cile con particolare attenzione al rispetto dei parametri ambientali.
I risultati delle ricerche geotermiche condotte sul territorio Centro Americano negli ultimi anni hanno messo in luce notevoli potenzialità energetiche diffuse e a profondità economicamente accessibili, principalmente per uso diretto del calore. L'Istituto di Geoscienze e Georisorse ha anche recentemente realizzato attività di studio nelle aree geotermiche in Guatemala.
L’IGG si avvale di strutture di laboratorio che coprono la totalità delle esigenze interne ed effettua prestazioni analitiche anche per esterni (Università, enti di ricerca pubblici e privati, ecc.) nei seguenti campi:
- analisi isotopiche in solidi, acque e gas, sia di isotopi stabili per mezzo di spettrometri di massa.
- Analisi chimiche di gas, liquidi e solidi per mezzo di microsonde, gascromatografi, assorbimento atomico, ecc.
- Laboratori mineralogici e petrografici mediante microscopia, fluorescenza x, diffrattometria, ecc.
Inoltre sono presenti laboratori di geologia, cartografia, petrologia sperimentale, geofisca, magnetotellurica, modellizzazione tettonica e geomorfologica, cartografia tematica, isotopi radioattivi.
1.4 Oggetto dell’intervento
L’oggetto primario della iniziativa descritta nella presente proposta si concretizza puntualmente nella formazione di personale qualificato che possa sostenere in maniera autonoma la ricerca, lo studio e lo sviluppo del patrimonio energetico del paese e della regione. Lo sviluppo di capacità umane e tecniche nell’ambito della ricerca finalizzata è quindi rivolto a sostenere un processo endogeno di sviluppo, progressivamente autonomo, che si realizza attraverso la formazione accademica specifica.
Tale impostazione, in piena coerenza con le strategie della Cooperazione italiana nel campo del patrimonio energetico, ambientale e scientifico trova il pieno accordo salvadoregno (UES, LaGeo e CONACYT) che si impegnano a coinvolgere le risorse locali, umane e tecniche.
L’intervento si propone di porre le basi per la realizzazione di un dipartimento, autonomamente gestito dalla UES, di “Geoscienze e Georisorse” presso la UES che garantisca la continuità della formazione al termine del progetto proposto dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa.
1.5 Documentazione e base conoscitiva
La rivista Geothermics, fondata dal Professor Ezio Tongiorgi nei primi anni ’70 per contribuire alla diffusione delle conoscenze sull’energia geotermica, è stata redatta e gestita dall’IGG per trentacinque anni.
Dal 2008, l’Istituto non ha potuto continuare questa attività, che viene totalmente affidata alla prestigiosa Casa Editrice, Elsevier Ltd.
Il nuovo Editore continuerà la linea editoriale già seguita dall’Istituto Internazionale per le Ricerche Geotermiche e, successivamente, dall’Istituto di Geoscienze e Georisorse, che sarà presente nel Comitato di Redazione della rivista.
Rivista Geothermics website: http://www.sciencedirect.com/
La lista delle pubblicazioni (circa 120 annue) dall’anno 2000 ad oggi si trova sul sito:
http://www.igg.cnr.it/
IGG - Pubblicazioni su riviste internazionali
IGG - Pubblicazioni su riviste nazionali
IGG - Libri e articoli in libri con editori nazionali ed internazionali
IGG - Atti di congressi nazionali ed internazionali
IGG - Cartografia geologica e tematica
1.5 Origini dell’iniziativa
1.6 a – Contesto generale
Nel corso degli ultimi anni sono stati compiuti molti studi sul problema dell’energia, in tutte le sue sfaccettature, dall’esaurimento delle scorte di carburante fossile al problema ambientale, dallo sviluppo di energie alternative ecocompatibili alle implicazioni politiche, economiche e sociali. Le ragioni di questo interesse sono determinate dal fatto che l’energia è il fattore principale del benessere, della produzione, dello sviluppo. In questo contesto l’Italia ha il primato storico nell’uso di una delle risorse di cui i territori centroamericani sono ricchi: la geotermia.
El Salvador infatti copre attualmente il 24 %, il Costa Rica il 15 % ed il Nicaragua il 10 % del loro fabbisogno energetico grazie all’apporto della geotermia per la produzione di energia elettrica.
1.6 b Contesto originale
In questo contesto, dati gli stretti rapporti esistenti fra il CNR-IGG di Pisa, l’Università di El Salvador, l’ente pubblico LaGeo, e l’Università di Palermo, si è ragionevolmente pensato di poter collaborare nel settore della formazione in maniera congiunta, allo scopo di poter primariamente garantire il mantenimento delle attuali risorse e quindi il loro sviluppo, comprendendo anche lo sfruttamento delle risorse a bassa entalpia (20 – 60 °C) efficaci nell’uso diretto (riscaldamento pubblico e privato, condizionamento pubblico e privato, uso industriale, ecc)
Le istituzioni italiane (CNR-IGG ed UNIPA) hanno già attività di collaborazione con le istituzioni salvadoregne, in particolare LaGeo e la UES di San Salvador, altre collaborazioni (CONACYT) si stanno allacciando.
- L’Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (CNR/IGG) ha sviluppato e sviluppa studi di valutazione delle risorse geotermiche in varie aree centroamericane e sudamericane. http://www.igg.cnr.it/
- La Università di El Salvador possiede le strutture adeguate allo svolgimento di corsi di specializzazione, oltre che dipartimenti nei quali già adesso si svolgono alcune attività di studio in geotermia. I dipartimenti che hanno aderito al progetto sono quello di ingegneria, di chimica e di vulcanologia. http://www.ues.edu.sv/
- LaGeo è una impresa salvadoregna a partecipazione ENEL, sorta nel 1999, che si dedica alla generazione di energia elettrica, con particolare attenzione a quella geotermica con cui ricopre attualmente il 24 % delle necessità energetiche del paese. La sua missione è quella di contribuire allo sviluppo del paese mediante la ricerca, l’industrializzazione, l’amministrazione sostenibile delle risorse geotermiche con attenzione all’ambiente ed alle responsabilità sociali. http://www.lageo.com.sv/index.php
- Il CONACYT è l’Istituto Nazionale di Scienza e Tecnologia di El Salvador che si occupa di strategie di sviluppo scientifico, di migliorare i vincoli fra università ed impresa e di rendere visibili alla società salvadoregna le attività di sviluppo scientifico. http://www.conacyt.gob.sv/
- L’Università degli Studi di Palermo (UNIPA) con il suo Dipartimento di Geologia e Geodesia, possiede un settore dedicato all’analisi della costituzione geologica ed evoluzione tettonica dell’area centroamericana. http://www.scienze.unipa.it/scienzegeologiche/scgeologiche/index.php
Vari paesi centroamericani, di cui El Salvador è il capofila, attribuiscono da tempo grande importanza allo sviluppo delle fonti energetiche alternative ai combustibili fossili, con un particolare riguardo alla geotermia, date le caratteristiche geologiche del territorio. Lo sviluppo è naturalmente legato alla possibilità di formazione di professionisti che possano applicare sul territorio le conoscenze acquisite in cicli di studi teorici e pratici, organizzati in master o corsi di specializzazione, ai quali sono connesse ricerche mirate, di base ed applicate.
Il CNR-IGG e l’UNIPA da molti anni conducono ricerche in Centro America, in collaborazione con LaGeo e la UES in vari settori fra cui quello dello sviluppo delle potenzialità energetiche legate ai processi geotermici. Il coordinatore del presente progetto, da cinque anni svolge attività di studio nel settore geotermico e nel settore rischio vulcanico in centroamerica, attraverso collaborazioni con IILA (Istituto Italo Latino Americano), UNIPA, LaGeo e UES.
Oltre alle ricerche specifiche su temi geotermici sono stati affrontati vari aspetti generali come:
- diagnosi dello stato attuale delle attività realizzate da varie università, uffici statali ecc., orientate allo studio dei rischi naturali in Centro America.
- individuazione delle relazioni tra analisi dei fenomeni naturali, formazione di base e sviluppo sostenibile applicabile in aree-pilota
L’organizzazione di meeting, workshop, seminari e corsi su temi scientifici e organizzativi (Costa Rica 2003, Nicaragua 2003, El Salvador 2004, Guatemala 2005, 2007; San Salvador 2006, Managua 2006, Roma 2007) ha costituito la base di scambio e discussione su differenti temi relativi alla geotermia nei suoi vari aspetti e fenomeni naturali potenzialmente di rischio. Queste iniziative sono state supportate dalle autorità universitarie operanti e da varie istituzioni governative, dalle Ambasciate di Italia in Guatemala, El Salvador e Nicaragua, dalle Ambasciate di questi paesi in Italia, dalla UTL - Cooperazione Italiana in Centro America e Caraibi, e dall’IILA- Istituto Italo Latino Americano.
A seguito della verifica delle relazioni di collaborazione di cui sopra, affinché gli obiettivi di formazione previsti nel settore geotermico possano proseguire nella direzione di generare condizioni che permettano di unire gli sforzi per un avanzamento delle ricerche e per lo sviluppo accademico nello studio delle risorse rinnovabili, sia a livello locale che internazionale, continuando la verificata collaborazione operativa, accademica e applicata, si rende necessario di:
- costituire un corso di master o specializzazione presso la Università di El Salvador (San Salvador) che istituzionalmente svolge il ruolo accademico di formazione, con la collaborazione de LaGeo che già svolge attività di studio, ricerca e gestione delle attività geotermiche in El Salvador, il CONACYT quale istituzione di controllo delle attività scientifiche, l’UNIPA che ha svolto e svolge attività di studio dei fenomeni naturali in C.A. ed ovviamente l’IGG-CNR di Pisa che coordina il progetto ed ha alle spalle una attività pluridecennale di studio nel settore specifico della risorsa geotermica in Italia ed all’estero.
- Sviluppare il progetto in maniera tale da determinarne un pieno successo e che al termine dello stesso l’attività accademica possa continuare in autonomia, come è stato con decisione ribadito nel documento di interesse da parte del sig. Rettore della UES, con l’istituzione di un corso di studio in Geoscienze e Georisorse.
- elaborare, in vista della sua messa in atto, il presente progetto internazionale da sottoporre a istituzioni nazionali e regionali e alla Cooperazione Italiana del MAE.
1.7 Problemi da affrontare
I problemi che questo progetto intende affrontare riguardano soprattutto la carenza locale di nuovi e giovani specialisti nel settore geotermico. Fino al 1992 l’IGG di Pisa ha supportato le carenze di formazione nei paesi in via di sviluppo con la Scuola Internazionale di Geotermia a cui hanno partecipato 116 studenti latino americani (allegata separatamente la lista). Dopo questo periodo non sono più stati realizzati corsi specifici, perdendo così in alcuni paesi la professionalità specifica.
Il costo dei combustibili fossili, le tonnellate di CO2 immesse nell’atmosfera ed il protocollo di Kyoto, rendono urgente riprendere ed attuare convenientemente una strategia di sviluppo delle energie rinnovabili.
Il progetto si propone quindi di raggiungere l’obiettivo di non disperdere le risorse di una qualificazione del personale docente e degli studenti e che anzi possa divenire continuativa attraverso l’istituzione di corsi specifici alla UES, evolvendo in un centro di specializzazione regionale e non solo, sulla falsariga dello sviluppo che la scuola di geotermia del CNR-IGG ha avuto nel passato.
2. Descrizione dell’intervento
2.1 Strategia dell’intervento
La strategia della presente iniziativa di formazione e applicazione vuole contribuire allo qualificazione delle risorse umane fornite di un bagaglio teorico e pratico rispondente alle numerose necessità relative al mantenimento ed allo sviluppo delle risorse geotermiche, con particolare attenzione alle problematiche ambientali in termini di riduzione delle emissioni di gas serra. I paesi centro americani hanno caratteristiche geologiche del loro territorio (vulcanismi attivi) che ne determinano un discreto potenziale di sviluppo socio-economico e territoriale sia dal punto di vista energetico che ambientale.
L’esperienza condotta in varie parti del mondo dimostra che investendo nello sviluppo di risorse umane qualificate si innesca un processo teso alla migliore utilizzazione delle risorse territoriali ed una maggiore integrazione fra Istituzioni - Mondo Accademico – Comunità .
La professionalità acquisita nella capacità di documentare, analizzare e diagnosticare tipologie di sfruttamento e relative vulnerabilità, mediante tecniche tradizionali e multimediali, e la possibilità di interagire con esperienze italiane potrà ragionevolmente prospettare l’impiego di professionisti qualificati nelle istituzioni operative di settore. Il contributo allo sviluppo di risorse umane maggiormente qualificate e fornite di un bagaglio teorico e pratico più rispondente a criteri di efficienza e di autonomia operativa rappresenta, nelle intenzioni del progetto, una risposta possibile alla indifferibile necessità di rilanciare azioni volte a valorizzare il territorio nella sua globalità.
2.2 Metodologia dell’intervento
La metodologia dell’intervento si muoverà nell’ambito di offerte concernenti: formazione, applicazione pratica, trasmissione delle conoscenze, inserimento negli organismi tecnici di settore.
In particolare, partendo dalle numerose attività pregresse di collaborazione, si sono individuate e programmate le azioni più opportune e necessarie per mettere in atto la suddetta metodologia, quali:
Formazione teorico-pratica
- Creare un corso di specializzazione nella UES - San Salvador, attraverso la partecipazione e la collaborazione di docenti e ricercatori italiani (IGG-CNR ed UNIPA) in corsi di base e applicati, teorici e pratici, insieme a docenti e ricercatori della UES, LaGeo e CONACYT, con il coinvolgimento di studenti avanzati provenienti dalla UES.
- Applicazioni pratiche
- Svolgere tesi di studio relative alle attività di ricerca e sviluppo presso LaGeo (laboratori di analisi) e presso le centrali geotermiche di Ahuachapan e Berlin .
Trasmissione delle conoscenze
- E’ necessaria l’informazione entro i centri universitari e istituzioni collegate circa l’iniziativa allo scopo di poter contare su un congruo numero di studenti partecipanti ai corsi.
- Sono necessarie azioni di informazione pubbliche attraverso mass media, che possano ragguagliare la popolazione circa lo sviluppo del progetto di formazione in energia rinnovabile di energia geotermica.
- Formare, informare, sensibilizzare le comunità ubicate nelle aree-pilota coinvolgendo brigate di studenti, in collaborazione eventuale con progetti consimili di organizzazioni nazionali ed internazionali.
- Creare i presupposti per la creazione di un sistema didattico che preveda l’istituzione di un corso di studi permanente presso la UES di “Geoscienze e Georisorse”.
- Coinvolgimento di organismi tecnici di settore e specializzazione di formatori
- Implementare la sostenibilità del progetto contribuendo all’inserimento di specialisti formati nei master e nel corso di specializzazione nelle istituzioni nazionali o locali del settore geotermico regionale.
- Contribuire allo sviluppo professionale di studenti avanzati dei corsi di master e/o specializzazione particolarmente meritevoli, e di docenti della UES e LaGeo, attraverso lo svolgimento di stage di studio presso il CNR/IGG e/o altre istituzioni italiane di settore.
Con la realizzazione del presente progetto si intende appoggiare e rinforzare la formazione professionale nel settore delle risorse rinnovabili geotermiche nella regione centroamericana, con applicazioni pratiche di tesi in aree-pilota di El Salvador, al fine di contribuire allo sviluppo globale del paese attraverso lo sfruttamento delle ingenti risorse energetiche che sono presenti nel sottosuolo. Data la portata del progetto, di queste attività saranno beneficiari anche gli altri paesi della regione centroamericana.
I partecipanti alle varie fasi formative teoriche e di applicazione acquisiranno la capacità di operare in settori specifici delle energie rinnovabili, con possibilità di sbocchi anche nel settore della gestione del territorio, di cui si prevede un forte sviluppo socio-economico, turistico e energetico, e agiranno quali agenti moltiplicatori in termini di risorse umane formate. In secondo luogo ne trarrà vantaggio la stessa UES , che potrà avvalersi delle competenze messe a disposizione dal progetto al fine di gestire a sua volta programmi di formazione.
Il principale beneficiario sarà El Salvador (ed i paesi centroamericani confinanti Guatemala e Nicaragua). In particolare i benefici ricadranno sulla:
UES - San Salvador le cui risorse umane e tecniche sono rappresentate dal personale docente, dai ricercatori e dagli studenti avanzati nei settori riguardanti le scienze della terra.
LaGeo, che si occupa di gestione dell’attività geotermica in El Salvador che trarrà benefici consistenti dal rafforzamento istituzionale derivante dal miglioramento costante del patrimonio culturale e tecnico locale, e che garantiranno un continuo apporto di conoscenza ad alto livello alle industrie statali e private di settore.
Sinteticamente i beneficiari diretti saranno:
- 26 studenti dei Corsi di Specializzazione in chimica, vulcanologia ed ingegneria della UES ed Università collegate.
- 15 formatori dell’ UES, che seguiranno corsi brevi di aggiornamento e specializzazione presso CNR/IGG, UNIPA, e Centri internazionali collegati.
- LaGeo di San Salvador.
I beneficiari indiretti saranno:
- Gli abitanti dei territori centroamericani non ancora coperti da adeguate forniture energetiche nei quali si potranno valorizzare le capacità autonome in prospettiva di un miglioramento del tessuto socio-economico.
- Il paese intero per una sempre maggiore indipendenza energetica dai combustibili fossili.
- L’ambiente, in quanto l’impatto ambientale derivante da produzione energetica geotermica sarebbe decisamente minore (vedi tabelle incluse in questo progetto).
Gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere sono quelli di creare una base di conoscenza regionale attraverso processi di formazione di futuri ricercatori e tecnici dei paesi dell’area Centro Americana, ricca di risorse di natura geotermica affinché possano partecipare attivamente ai programmi di gestione integrata di sfruttamento della risorsa rinnovabile potendone controllare tutte le fasi e di rappresentare il punto di riferimento per altre imprese e/o operatori del settore energetico.
In questo senso la costituzione di una attività di formazione nel settore geotermico gestita localmente, con opportune collaborazioni italiane potrebbe rappresentare un polo di sviluppo della conoscenza, nonché di interscambio dell’esperienza italiana.
L’attività di formazione in geotermia prevede che i contatti già esistenti con l’Università di El Salvador, LaGeo, il CONACYT ed UNIPA portino alla realizzazione di corsi formazione e specializzazione presso la UES.
Le attività formative, in considerazione degli antecedenti in Italia presso il CNR-IGG di Pisa, possono essere poste in un programma regionale di specializzazione.
L’attività formativa potrebbe appoggiare tecnicamente il Governo nella esecuzione ed implementazione delle politiche e delle strategie energetiche nazionale, avviare uno screening del territorio Centro Americano per scoprire le ulteriori potenzialità geotermiche della regione, studiare dove sono i fluidi e a quale profondità, capire come sfruttarli in maniera sostenibile e con quali tecnologie possano essere estratti.
L’evoluzione dello sfruttamento della risorsa geotermica è approdato alla geotermia di terza generazione, che si avvale per la produzione di energia elettrica di temperature più basse della tradizionale geotermia.
Altri scopi dei corsi saranno dedicati agli aspetti ambientali della geotermia e ad attività di consulenza tecnica scientifica a livello internazionale.
2.4 Obiettivo specifico
Formare e creare personale qualificato per essere inserito nelle industrie del settore, già esistenti o enti pubblici di gestione delle risorse e dei territori, in grado di applicare le competenze in un tessuto nazionale ed internazionale. All'interno di questi studi si individuano quelli che sono i passi fondamentali su cui si devono concentrare le ricerche in geotermia:
In San Salvador sono già presenti competenze di alto livello di personale specializzatosi presso IGG-CNR di Pisa, che collaboreranno attivamente al progetto. Il corso teorico che si terrebbe presso la UES vedrebbe la partecipazione del CNR attraverso l’Istituto di Geoscienze e Georisorse, con la collaborazione dell’Università di Palermo. Le Istituzioni locali (Università di El Salvador, LaGeo e CONACYT) saranno coinvolti per realizzare attività didattica ed attività di campagna esemplificativa per la ricerca di risorse potenzialmente sfruttabili. L’attivazione dei corsi relativi allo studio dei sistemi geotermici ad alta, media e bassa entalpia e le tecnologie disponibili per la gestione e sfruttamento sia con metodi tradizionali che EGS (Enhanced Geothermal Systems, nei quali alcune caratteristiche del sistema vengono artificialmente migliorati) diventano essenziali per garantire un costante sviluppo delle risorse disponibili.
L'esperienza italiana pregressa, sia operativa sia di ricerca di base in campo geotermico, favorisce l’ estensione di un programma dove si preveda la realizzazione ed applicazione di tecnologie avanzate per l'estrazione di calore da sistemi rocciosi profondi ad elevata temperatura.
La costituzione di una facoltà di Geoscienze e Georisorse, come previsto dalla rettoria dell’Università di El Salvador garantirebbe un futuro di formazione ad alto livello di ricercatori ed operatori nel settore, facendo divenire la UES un punto di riferimento internazionale.
2.5 Risultati attesi ed attività correlate
Principali risultati attesi
I principali risultati attesi che ci proponiamo sono quelli di:
- Istituire, organizzare e svolgere un corso di formazione in geotermia presso la UES (San Salvador), su un programma concordato nei contenuti e tempi (sei/otto mesi/anno), anche con applicazioni di campo (tesi).
- Formare gli specialisti in ricerca applicata alla geotermia con metodologie multidisciplinari.
- Fare partecipare gli specializzandi alle attività di ricerca e sviluppo presso LaGeo e presso le centrali geotermiche di Ahuachapan e Berlin.
- Trasferire le conoscenze sulle risorse geotermiche e loro sfruttamento al livello delle comunità ricadenti in alcune aree-pilota.
- Coinvolgere il personale specializzato nelle istituzioni di settore, nazionali e interregionali, supportato da un piano strategico per la creazione di una facoltà di “Geoscienze e Georisorse”.
- Indirettamente dallo sviluppo delle risorse geotermiche sono attesi risultati di abbattimento della produzione di gas serra e quindi di minore impatto ambientale, in accordo con il protocollo di Kyoto.
Principali attività correlate
La realizzazione di questi risultati attesi si avrà con queste attività:
- Saranno tenuti corsi e seminari da docenti e ricercatori di CNR/IGG, UNIPA, UES, LaGeo e CONACYT nelle discipline ove maggiori sono le esigenze di collaborazione didattica, con il coinvolgimento attivo di studenti avanzati provenienti dalla Università.
- Saranno effettuate attività di osservazione geochimica, geofisica e geomorfologica, saranno esemplificate metodologie di indagine e simulazione di scenari, attraverso la localizzazione dei siti geotermici, anche con il coinvolgimento di specialisti afferenti ad Istituzioni del settore (LaGeo).
- Sono previste borse per brevi soggiorni di studio offerte ai formatori della UES e de LaGeo presso CNR/IGG per migliorare l’ apporto tecnico-scientifico ai corsi di Master e specializzazione.
- Saranno eseguite tesi sperimentali con applicazioni di campo in esplorazione ed individuazione della temperatura, permeabilità e stress eseguite da studenti partecipanti ai corsi di master e specializzazione, e coordinate da tutor, docenti e ricercatori di CNR-IGG, LaGeo, UES, UNIPA.
- In particolare, le tematiche di tesi riguarderanno:
- Localizzazione del sito
- Creazione del Reservoir (perforazione dei pozzi e miglioramento delle caratteristiche idrauliche attraverso stimolazione azzerando l’impatto ambientale, in particolare la sismicità indotta)
- Fase di messa in opera (verifica del circuito di circolazione idrica e successiva installazione della strumentazione operativa ottimizzando ulteriormente i sistemi binari).
- Si dovranno effettuare elaborazione ed applicazione di metodologie di monitoraggio strumentale e attività analitica di laboratorio, eseguite da studenti partecipanti ai corsi di master e specializzazione nelle aree-pilota di ciascuno dei tre paesi centroamericani afferenti alla rete.
- Si svolgeranno campagne di informazione sulle necessità energetiche della regione centroamericana e sensibilizzazione ed avvicinamento alle energie rinnovabili nei municipi e comunità delle aree-pilota, organizzate e condotte da studenti avanzati dei corsi di master e specializzazione. Tali attività saranno coordinate dai tutor delle tesi di campo, con la partecipazione di specialisti delle istituzioni di settore e di docenti di scienze sociali e territoriali della UES, oltre che di eventuali organizzazioni nazionali ed internazionali operanti in tali settori.
- La pubblicizzazione dei master e specializzazioni in brevi corsi di informazione sulle energie rinnovabili di natura geotermica è fondamentale per lo sviluppo e la partecipazione alle specializzazioni
- Ci saranno celebrazioni di giornate “dell’energia e dell’ambiente” da parte della UES, LaGeo e CONACYT con la partecipazione degli studenti dei corsi di master e specializzazione, che in quella sede discuteranno le loro tesi alla presenza delle istituzioni nazionali e di settore.
- Pubblicazione scientifiche e divulgative sulla natura dell’energia geotermica, sul suo impatto ambientale, sulla sua evoluzione e prospettiva futura, elaborate da CNR/IGG, UNIPA, UES.
In particolare, saranno formati specialisti contribuendo al sostegno delle seguenti tematiche e discipline presso la UES e partecipanti al progetto:
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Piano di studi (8 moduli) x n° 26 studenti
Modulo 1
Concetto generale della geotermia
Energia e energia geotermica: panorama generale
Gli usi non elettrici dell’energia geotermica (usi diretti, pompe di calore, ecc.)
Sistemi EGS e sue applicazioni
Tettonica globale e geodinamica del centro America
Sistemi vulcanici e loro relazioni con la geotermia
Fondamenti di idrogeologia
Sistemi geotermici ed idrotermali
La risorsa geotermica e le prospettive nella regione Centroamericana
Modulo 2
L’esplorazione geotermica
Struttura geologica nella esplorazione geotermica
Metodi gravimetrici nell’esplorazione geotermica
Temperature profonde e sorveglianza del gradiente termico
Indagini magnetiche nell’esplorazione geotermica
Metodi di indagine sismica, di tipo passivo e di tipo attivo
Metodi di indagine magnetotellurica
Flusso di calore nelle tecniche di esplorazione geotermica
Alterazioni idrotermali in sistemi geotermici
Applicazione delle inclusioni fluide allo studio dei campi geotermici
Modulo 3
La geochimica dei fluidi
L’esplorazione geochimica - Tecniche di indagine
Geochimica dei fluidi nella geotermia a bassa entalpia
Gli isotopi stabili applicati allo studio della geotermia
Gli isotopi radioattivi applicati allo studio della geotermia
La geochimica dei gas nei sistemi geotermici e vulcanici
Geotermometria applicata con uso di geotermometri chimici ed isotopici
Classificazione delle acque
Interazione acqua-roccia
Modulo 4
Modello concettuale e valutazione delle risorse
Valutazione delle risorse geotermiche attraverso metodi interdisciplinari
Analisi del rischio e l’incertezza della corretta valutazione
Elaborazione di un modello concettuale
Applicazioni delle valutazioni
Modulo 5
Ingegneria del serbatoio
Idrologia ed idrogeologia nell’ingegneria del serbatoio
Perforazione e sue problematiche ambientali
Test di produzione
Monitoraggio dei pozzi (pressioni, temperature, portate, tracciatori, . .)
Modellazione numerica
Modulo 6
Aspetti ambientali e di sicurezza
Valutazione dell’impatto ambientale
Mitigazione dll’impatto ambientale
Valutazione delle normative di legge regionali o locali
Adeguamento alle normative nazionali ed internazionali di sicurezza
Modulo 7
La struttura delle centrali geotermiche
Componenti principali di una centrale
Organizzazione e funzionamento di una centrale geotermica per fluidi binari e a
vapore secco
Modulo 8
Attività di campagna e di laboratorio
Attività di campionamento di fluidi geotermici, misure di campagna
Attività analitica in laboratorio - isotopi stabili, radioattivi e chimica dei fluidi -
Elaborazione dati
Svolgimento di tesi sperimentali in aree pilota
Risorse umane
Esperti e docenti internazionali:
- 1 responsabile di progetto già indicato dal CNR-IGG (Antonio Caprai), con il compito di impostare quanto previsto nel progetto, supervisionare le attività ed il personale, compilare i rapporti, mantenere i contatti con le università della rete e Autorità locali, intervenire come docente nelle attività formative;
- 9 ricercatori del CNR/IGG con esperienza nelle tematiche trattate e con conoscenze delle condizioni geologiche e delle problematiche geotermiche del Centro America;
- 3 docenti e ricercatori della UNIPA con esperienza nella conoscenza del quadro geologico e tettonico del centro America.
- 4 specialisti di centri internazionali collegati, in applicazioni geotermiche, con comprovata esperienza.
- 12 esperti e docenti della UES;
- 10 esperti e docenti de LaGeo (10 titulares)
- 2 esperti e docenti CONACYT
- 1 amministratore centrale (a contratto);
- 1 segretario centrale (a contratto);
- 1 responsabile amministrazione in Centro America (a contratto);
- - Responsabili della logistica (UES, LaGeo);
- - Responsabili materiale didattico (UES, LaGeo);
- - Tecnici informatici (UES, Conacyt);
- - Personale vario di carattere tecnico etc. (UES, LaGeo, Conacyt).
Risorse fisiche
Le risorse fisiche dell’iniziativa di formazione saranno soprattutto rappresentate dalle infrastrutture della Università di El Salvador e dalle strutture de LaGeo. Quest’ultima gestisce le strutture fisiche di campagna (centrali e pozzi geotermici) risulta. La UES e LaGeo sono atte agli scopi del progetto e sono dotate di buona parte delle attrezzature logistiche di supporto all’attività formativa di campo.
Il CNR – IGG possiede le strutture adeguate alle specializzazioni in Italia (laboratori, sale riunioni, sale computer, ecc.).
2.8 Modalità di esecuzione
Tutte le attività di progetto sono state identificate e verificate durante la collaborazione sul campo tra il CNR-IGG, UES, LaGeo, ed UNIPA. Alcune scelte potranno subire riadattamenti sulla base di nuovi elementi che dovessero intervenire. L’équipe di progetto lavorerà in stretta collaborazione, anche con gli enti locali, confrontandosi sulla valutazione in itinere: ogni azione verrà valutata di comune accordo, al fine di ottenere una migliore garanzia di riuscita del progetto. Per quanto detto, il progetto dovrà mantenere un approccio flessibile e, a questo fine, si prevede una messa a punto periodica della strategia di intervento.
2.9 Modalità di monitoraggio
Il monitoraggio del programma sarà effettuato tramite una serie di indicatori, perlopiù contenuti nei piani formativi della UES.
In via preliminare il monitoraggio d’impatto dell’iniziativa sarà effettuato tramite:
Valutazione in itinere della formazione
Numero di studenti di master e specializzazione
Analisi di campo realizzate (tesi)
Tipologia di trasferimento delle conoscenze
Dispense
Eventuali elaborati multimediali
3. FATTORI ESTERNI
3.1 Condizioni esterne
Non esistono condizioni pregiudiziali allo svolgimento del progetto. Il presente progetto rappresenta la risposta ad una domanda da parte delle istituzioni salvadoregne, e si colloca in una direzione con obiettivi di sviluppo sostenibile delle risorse energetiche contenute nel territorio. Il progetto è propedeutico alla formazione di personale specializzato che possa affrontare le sfide relative alle nuove frontiere della ricerca nel settore energetico rinnovabile di origine geotermica. Sono in tal senso necessari operatori qualificati capaci di fare riferimento alla conoscenza e alle esperienze di analisi dei fenomeni naturali per una migliore gestione della risorsa.
3.2 Rischi ed adattabilità
I maggiori rischi dell’operazione che si intende intraprendere risiedono nella possibilità che non si riesca a stimolare la formazione di un numero sufficiente di tecnici capaci di inserirsi nel tessuto lavorativo del paese. E’ quindi indispensabile, proprio nelle prime fasi di intervento, impiegare quante più energie per strutturare un sistema di lavoro che possa determinare continuità anche una volta terminato il progetto di formazione ed inoltre è necessario un investimento in pubblicizzazione dell’opportunità formativa che si viene a creare.
4. FATTORI DI SOSTENIBILITA’
4.1 Misure e politiche di sostegno
Le attività previste nel progetto rientrano nelle politica energetica ed ambientale di El Salvador e dei paesi centroamericani in genere. Per quanto riguarda la sostenibilità tecnico finanziaria dell’intervento proposto, si ribadisce che la università la UES ha in programma l’istituzione di un Corso di Geoscienze e Georisorse di specializzazione che non potrebbe svilupparsi se non con il successo culturale e finanziario del presente progetto. La continuità di quanto realizzato dalla formazione, al termine dell’intervento italiano, sarebbe assicurata dalle istituzioni di settore (UES e LaGeo) che già operano con fondi governativi e/o propri.
E’ inoltre da considerare di grande importanza la fase di progetto relativa al trasferimento delle conoscenze sulla gestione delle risorse energetiche fino alle comunità, tradotte dagli stessi specializzandi attraverso operazioni di campo individuate dal progetto stesso e sotto il coordinamento delle facoltà di scienze sociali delle tre università.
4.2 Aspetti socio-culturali
Le ricadute in ambito socio-culturale che si intravedono dalla realizzazione del progetto sono state attentamente valutate. Promuovere e sostenere la creazione di una formazione culturale autonoma nella valutazione delle risorse naturali che sono presenti nel paese, affinché in futuro sia la stessa popolazione centroamericana a gestire la tutela dei propri territori attraverso lo sviluppo sostenibile dal punto di vista energetico, almeno in parte indipendente dalle quotazioni delle risorse derivanti dai combustibili fossili.
4.3 Aspetti ambientali
L’attività di formazione punta allo sviluppo ecocompatibile ed alla tutela dell’ambiente attraverso l’utilizzo di metodi e tecniche moderne e di largo uso nello sfruttamento di risorse rinnovabili. Con questo progetto si contribuisce ad una sostenibilità territoriale più adeguata.
Infatti i fluidi geotermici ad alta temperatura contengono quantità variabili di gas e sali che per la gran parte rimangono nelle acque condensate poi reinniettate nel serbatoio geotermico. Alcuni gas, tipicamente CO2 e H2S, sono tenuti sono controllo e se non superano concentrazioni elevate vengono rilasciati in atmosfera. Le stime di emissioni di CO2 da centrali geotermoelettriche mostrano valori variabili nei diversi siti ma comunque molto inferiori a quanto prodotto da centrali a combustibili fossili liquidi e solidi (fig. 3).
In taluni casi molto rari (ad esempio in Italia nella zona dell’Amiata) l’emissione può superare, e comunque di poco, quello delle centrali a turbogas, ma va considerato che le zone idrotermali per loro natura geologica possono essere sede di emissioni di CO2 naturale. In tal caso bisogna definire qual è lo stato naturale, di fondo, dell’area in esame e se ci sono diminuzioni di emissione dopo l’inizio della coltivazione geotermica occorre sottrarre questo valore a quello stimato venire dagli impianti geotermici.
Le quantità di gas nelle risorse idrotermali a medio-bassa temperatura sono sempre molto inferiori a quelle ad alta temperatura, e vengono comunque sempre reinniettate nel sottosuolo per evitare effetti di corrosione sugli impianti. L’utilizzo di cicli binari e tecnologie EGS porterebbe ad un azzeramento delle emissioni, in virtù del fatto che essi lavorano con ciclo chiuso e tutto quello che viene estratto viene reinniettato opportunamente, evitando ogni interferenza con l’ambiente circostante.
L’uso delle pompe di calore non comporta emissioni, se non quelle indirette relative alla CO2 prodotta per alimentare con energia elettrica la pompa, azzerabili con l’utilizzo di altre rinnovabili quali pannelli fotovoltaici.
Per i sistemi di teleriscaldamento le emissioni sono comprese nell’intervallo 0-1 g CO2/kWh a seconda del contenuto carbonatico dell’acqua, e comunque spesso le acque vengono reinniettate completamente. La fig. 4 mostra quanto l’uso della geotermia per il teleriscaldamento abbia ridotto le emissioni di CO2 in Islanda, un record ma anche un esempio che potrebbe essere seguito in molte regioni.
Figura 4: Riduzione delle emissioni di CO2 in Islanda utilizzando acque geotermiche in confronto alle altre fonti di energia 1940-2006. Modificata da Fridleifsson et al, 2008.
4.4 Ruolo delle Comunità, delle donne e di categorie oggi emarginate
Gli obiettivi del progetto pretendono di contribuire ad una crescita della cultura della salvaguardia del patrimonio territoriale, e in modo particolare di categorie come le donne e gli anziani di comunità fuori dai circuiti di sviluppo. L’accettazione della evoluzione tecnico-scientifica da parte della popolazione locale è una prerogativa necessaria per il coinvolgimento della comunità e quindi, attraverso la sua partecipazione, rappresenta una sufficiente garanzia di sostenibilità economica e finanziaria.
4.5 Selezione dei partecipanti ai corsi
I partecipanti ai corsi saranno scelti da una commissione mista italo/salvadoregna fra gli studenti delle discipline scientifiche che hanno partecipato a percorsi di studio ritenuti idonei alla partecipazione al corso di formazione. Altri partecipanti saranno scelti fra coloro che svolgono attività di ricerca e sviluppo nel settore geotermico presso ditte che operano nel compartimento energetico.
5.Conclusioni
La situazione economica ed ambientale è cambiata negli ultimi anni, il prezzo dell'energia ha raggiunto livelli elevati e ci sono evidenti minacce di riscaldamento globale dovute all'utilizzo di risorse fossili non rinnovabili. Per rispondere a questi problemi sono stati sviluppati diversi grandi progetti nell’ambito del settore geotermico determinando un rinnovato interesse per la produzione di energia geotermica non convenzionale in tutto il mondo. Il progresso di tecnologie per produzione di energia elettrica a medie temperature (cicli binari) e in sistemi idrotermali a bassa permeabilità mediante stimolazione e reiniezione (Enhanced Geothermal Systems EGS) ha fatto aumentare enormemente le stime di potenza elettrica producibili con la geotermia. In una prospettiva di lungo periodo l’utilizzo energetico dei sistemi EGS e di impianti a ciclo binario potrebbe svilupparsi enormemente in Italia, anche in zone del territorio nazionale che ad oggi sono situate al di fuori delle aree geotermiche tradizionali. È stato stimato che in Italia l’utilizzo di cicli binari potrebbe portare nel 2020 la potenza geotermoelettrica complessiva installata dagli attuali 800 MWe a circa 1500 MWe, con un risparmio in combustibili fossili di 1,2 milioni di TEP. Non è stata ancora fatta una stima del potenziale geotermoelettrico in Centro America applicando le tecnologie in sviluppo per i sistemi EGS, ma in nazioni come la Germania e USA si stimano valori decuplicati rispetto al potenziale installato.
La geotermia è la forma di approvvigionamento energetico rinnovabile più affidabile per soddisfare le richieste energetiche di base. Questo ne fa una risorsa eccellente soprattutto in aree non provviste di collegamento diretto alla rete elettrica, laddove non ci si voglia dotare di sistemi di immagazzinamento di energia termica o elettrica.
Il progresso delle tecniche di utilizzo delle risorse geotermiche riguarda l’applicazione di metodologie non convenzionali per l’esplorazione, lo sviluppo e lo sfruttamento della risorsa geotermica, soprattutto per la produzione di energia elettrica.
Il progetto quindi, basandosi sulla realizzazione di corsi di alta specializzazione è assolutamente adeguato allo sviluppo delle tecnologie energetiche appropriate per il tipo di territorio che le varie comunità occupano.
Antonio Caprai
Istituto di Geoscienze e Georisorse – CNR Pisa