Lo studio chimico-morfologico, realizzato mediante tecniche di micro-imaging, ha rivelato la presenza di grossi aggregati di microparticelle metalliche e inorganiche in entrambe le tipologie di sigarette.
In particolare, è stato osservato che l’architettura porosa delle fibre di acetato di cellulosa costituenti il filtro, non solo rende possibile il transito delle microparticelle tossiche al suo esterno, ma ne favorisce anche un accumulo al suo interno, trasformando i filtri in una spugna in grado di assorbire agenti chimici potenzialmente tossici quando dispersi nell’ambiente. Lo studio inoltre fornisce importanti dati sperimentali sul flusso persistente di fumo come “carrier” in grado di trasportare e di accumulare grandi quantità di particelle tossiche e cancerogene.
I risultati del lavoro potranno essere applicati per l’ingegnerizzazione di materiali in grado di ridurre la diffusione di sostanze chimiche tossiche tanto per l’ambiente quanto per la salute umana.