Esopianeti, continua la ricerca sulla vita possibile

I cianobatteri non solo vivono, ma addirittura proliferano in presenza di luce di stella rossa nana e in assenza di ossigeno.
Un altro passo avanti per cercare vita nell’Universo, grazie a uno studio coordinato dalla prof.ssa Nicoletta La Rocca del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e condotto da un gruppo di ricerca multidisciplinare che coinvolge biologi, bioinformatici, ingegneri e astronomi.
Pubblicato sulla rivista «Frontiers in Plant Science», lo studio Transcriptomic and photosynthetic analyses of Synechocystis sp. PCC6803 and Chlorogloeopsis fritschii sp. PCC6912 exposed to an M-dwarf spectrum under an anoxic atmosphere dimostra per la prima volta come cianobatteri esposti a condizioni simulate di esopianeti con atmosfera anossica e illuminati da una stella rossa nana mostrino buona capacità di crescita e di fotosintesi grazie ad una specifica regolazione genica.
Tracciato per la prima volta il più vasto campo magnetico all'interno degli ammassi di galassie

Grazie a una tecnica innovativa, un gruppo internazionale di ricerca è riuscito a tracciare gli enigmatici campi magnetici che permeano cinque colossali ammassi di galassie, incluso il monumentale El Gordo, risalente a quando l’universo aveva circa 6,2 miliardi di anni, poco meno di metà della sua età attuale
Un gruppo internazionale di ricerca è riuscito a tracciare per la prima volta il più esteso campo magnetico all’interno di un ammasso di galassie. L’ammasso in questione è quello di “El Gordo”, il più massiccio mai osservato a grandi distanze, risalente a quando l’universo aveva circa 6,2 miliardi di anni, poco meno di metà della sua età attuale. I risultati – pubblicati su Nature Communications – offrono nuove fondamentali indicazioni per la comprensione della composizione e del processo di evoluzione degli ammassi di galassie.
Il più antico rossetto per le labbra

Team di ricerca internazionale scopre un rossetto di circa 4 millenni fa.
Una equipe di ricercatori dell'Università di Padova (specializzati in archeologia, chimica, mineralogia), in collaborazione con archeologi della Facoltà di Archeologia dell'Università di Tehran (Iran), ha analizzato ed identificato il contenuto di un flacone in clorite, finemente scolpito, datato mediante radiocarbonio tra il 1900 e il 1700 a.C.
Lo studio A Bronze Age lip-paint from southeastern Iran appena pubblicato sulla prestigiosa rivista «Scientific Reports» evidenzia risultati sorprendenti: si tratta di una preparazione cosmetica di colore rosso cupo, a base di ematite, manganite e braunite, mescolato a cere e olii vegetali, che, a causa della sua specifica composizione - molto simile a quella di un moderno rossetto - era probabilmente usata per colorare le labbra.
Tumori, nel 2024 in diminuzione i tassi di mortalità, ma obesità e alcol tra i fattori che contribuiscono all'aumento dell’incidenza del tumore al colon-retto tra i giovani adulti

Le predizioni dei decessi per tumore indicano una diminuzione dei tassi di mortalità del 6,5% negli uomini e del 4% nelle donne nell’Unione Europea, tra il 2018 e il 2024. Seppur in diminuzione nei dati assoluti, il cancro del colon-retto è in aumento del 26% negli uomini e del 36% nelle donne tra i 25 e i 49 anni nel Regno Unito, probabilmente a causa di un aumento dell’obesità e del consumo di alcol e superalcolici. I risultati dello studio, coordinato dall’Università degli Studi di Milano assieme all’Università di Bologna e sostenuto da Fondazione AIRC, sono stati pubblicati sulla rivista “Annals of Oncology”.
Milano e Bologna, 29 gennaio 2024 - Un aumento di mortalità per tumore al colon-retto tra i giovani adulti di 25-49 anni emerge dai risultati, di uno studio, pubblicato oggi sulla rivista Annals of Oncology [1] nel quale si prevedono i tassi di mortalità per tumore nell'Unione Europea (UE) e nel Regno Unito per il 2024. La crescita conferma una tendenza già rilevata nel Regno Unito, che potrebbe dipendere da fattori di rischio quali sovrappeso e l'obesità. Ciononostante, la mortalità prevista per questo tipo di tumore risulta complessivamente in calo in tutta Europa. Il gruppo di ricercatori, guidati da Carlo La Vecchia, docente di Statistica Medica ed Epidemiologia presso l'Università Statale di Milano, stima che il maggiore aumento dei tassi di mortalità per tumore al colon-retto tra i giovani si registrerà nel Regno Unito, dove nel 2024 ci sarà un aumento del 26% rispetto al 2018 negli uomini e di quasi 39% nelle donne. Si stimano aumenti anche in alcuni paesi della UE compresa l’Italia.
Lo zenzero come ingrediente medicinale nella cura della lebbra nell’Europa medievale

Uno studio coordinato dalla Sapienza ha identificato micro residui della spezia nel tartaro dentale di resti scheletrici provenienti dal lebbrosario inglese di Peterborough, confermandone l’utilizzo nei preparati medicinali del tempo. I risultati del lavoro, frutto della collaborazione anche con l'Università di Roma Tor Vergata che ha condotto le analisi sul DNA antico, aprono nuove prospettive nella ricerca archeologica della medicina medievale e del passato. L'articolo è pubblicato sulla rivista Scientific Reports
Un gruppo di ricerca internazionale coordinato dalla Sapienza Università di Roma ha individuato per la prima volta in Europa la presenza dello zenzero (Zingiber officinale) in individui di epoca medievale affetti dalla malattia di Hansen, meglio conosciuta come lebbra. I risultati sono stati ottenuti grazie all’identificazione dei microresti di origine vegetale intrappolati all’interno del tartaro dentale prelevato da resti scheletrici provenienti dal lebbrosario inglese di Peterborough.
LISA: c’è il via libera dell’ESA per la missione spaziale che rivelerà onde gravitazionali dal cosmo

È arrivato il via libera alla missione spaziale LISA. Si tratta di un passaggio cruciale, denominato in gergo “adozione”, con cui ESA ha approvato la costruzione dei satelliti e della strumentazione di bordo con l’importante contributo di ASI, l'Agenzia Spaziale Italiana. Grazie a LISA, il cui nome sta per Laser Interferometer Space Antenna, si aprirà una nuova finestra sull’Universo: l’obiettivo è infatti costruire un osservatorio spaziale per la rivelazione delle onde gravitazionali provenienti da molteplici sorgenti cosmiche. Centrale, nell’ambito del programma scientifico Cosmic Vision dell’ESA in cui rientra questa missione, è il ruolo dell’Università di Milano-Bicocca e del team dalla professoressa Monica Colpi del dipartimento di Fisica “Giuseppe Occhialini” che ha ricoperto posizioni di guida in diversi gruppi di ricerca, in ESA e nel LISA Consortium, un consorzio internazionale di scienziati che ha definito gli obiettivi scientifici di LISA e progettato la missione.
Sigarette elettroniche: così influenzano i microRNA circolanti

Uno studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Investigation, frutto della collaborazione fra Sapienza Università di Roma, Cnr, Università di Torino, Istituto Italiano di Medicina Genomica di Candiolo e IRCCS Neuromed, ha mostrato che le sigarette a tabacco riscaldato potrebbero avere effetti sulla salute sovrapponibili a quelli delle sigarette tradizionali
L’uso dei dispositivi elettronici per il fumo di tabacco è in rapido aumento, e molti giovani si avvicinano al tabagismo utilizzando questi dispositivi in maniera esclusiva. Il mercato del tabacco è coperto per il 3% da questi dispositivi, e questo dato aumenterà al 30% entro il 2025 secondo gli analisti di mercato.
Al Sant'Andrea eccezionale intervento: per la prima volta salvato il polmone in un caso di carcinoma che invade il cuore.

Portato a termine con successo lo scorso dicembre un complesso intervento per neoplasia polmonare infiltrante l’atrio cardiaco eseguito dall’Unità di Chirurgia Toracica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea.
Portato a termine con successo lo scorso dicembre un complesso intervento per neoplasia polmonare infiltrante l’atrio cardiaco presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea, policlinico universitario di Sapienza Università di Roma e azienda di alta specializzazione della Regione Lazio: eradicato il tumore e ricostruita la camera cardiaca interessata, l’innovativa procedura, eseguita presso l’Unità di Chirurgia Toracica diretta da Erino Angelo Rendina, ha consentito anche di preservare la funzionalità respiratoria e cardiaca del paziente, evitando l’asportazione integrale del polmone.
Il geotermico è la rinnovabile più efficace per diminuire le emissioni di CO2 (seguono idroelettrico e solare)

Lo studio dell’Ateneo su 27 paesi OCSE dal 1965 al 2020
Per diminuire le emissioni di CO2 nell’atmosfera, il geotermico è la fonte di energia rinnovabile più efficace, seguito da idroelettrico e solare. La notizia arriva da uno studio su 27 paesi OCSE dal 1965 al 2020 pubblicato sul Journal of Cleaner Production.
La ricerca ha analizzato l’impatto di alcune fonti di energia rinnovabile per la produzione di energia elettrica: geotermico, solare, eolico, biofuel, idroelettrico. Dai risultati è emerso che ognuna di esse contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 e dunque è utile agli obiettivi della transizione ecologica. Fra tutte, le migliori sono il geotermico, l’idroelettrico, e il solare, in ordine decrescente di importanza. A livello quantitativo, 10 terawattora di energia elettrica prodotti da geotermico, idroelettrico, e solare, consentono infatti di ridurre le emissioni di CO2 pro capite rispettivamente di 1.17, 0.87, e 0.77 tonnellate.
Le praterie di Posidonia riducono gli effetti dell’acidificazione dei mari (e la prova sono i ricci di mare)

Le ricerche UNIPI realizzate nell’ambito del progetto UE FutureMARES.
Le praterie di Posidonia possono ridurre in modo significativo gli effetti dell’acidificazione dei mari, la prova arriva da una specie sentinella come i ricci di mare. E’ questo quanto emerge da alcuni studi condotti dall’Università di Pisa nell’ambito del progetto europeo FutureMARES e pubblicati sulle riviste Science of the Total Environment e Environmental Research.
I ricercatori dell’Università di Pisa hanno condotto gli esperimenti nei mesocosmi collocati presso l’Acquario di Livorno, un sistema di vasche di grandi dimensioni che riproduce gli ecosistemi marini. Le analisi hanno dimostrato che Posidonia oceanica, la principale pianta marina che popola il Mediterraneo, contribuisce a difendere lo sviluppo delle larve del riccio di mare (Paracentrotus lividus). Questa specie, che ha anche un interesse commerciale, è minacciata dall’acidificazione delle acque marine che ostacola lo sviluppo dello scheletro composto da carbonato di calcio. Ma grazie alla propria attività fotosintetica, la Posidonia è stata in grado di alzare il pH dell’acqua di 0.15 unità. In presenza delle piante, le larve di riccio hanno così sviluppato meno malformazioni e raggiunto una grandezza maggiore nella fase finale dello sviluppo.
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